Il volume è il catalogo generale dell’attività sia pittorica che grafica di Jacopo Alessandro Calvi, detto il Sordino (1740-1815). Si tratta della prima monografia dedicata all’autore (130 dipinti certi; 237 disegni, di cui 164 rintracciati nella collezione degli eredi del pittore; in molti casi si tratta di inediti), che divenne Accademico Clementino (1770) e fu figura influente nell’ambiente culturale bolognese. Non fu solo pittore, ma anche poeta – venne aggregato alla Colonia Renia dell’Accademia d’Arcadia – e scrittore d’arte: gli si devono fra l’altro la prima monografia critica di Guercino, edita nel 1808, ed uno studio su Francesco Francia, pubblicato nel 1812. Svolse inoltre il ruolo di perito presso l’Accademia Clementina, impegnata nell’ingrato compito di governare il rischio di dispersione dei beni d’arte durante le spoliazioni napoleoniche. Pur estraneo ai valori giacobini, venne convocato come commissario nel Concorso per la “Riconoscenza Nazionale” (1802), indetto a Milano allo scopo di celebrare il ritorno di Napoleone dopo la parentesi austriaca; e nel 1804 venne annoverato fra i professori della nuova Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua produzione artistica – in gran parte dipinti di tema religioso e di destinazione ecclesiastica, ma anche soggetti storici, realizzati soprattutto nell’età napoleonica – viene ricostruita filologicamente e letta in rapporto al contesto letterario e politico. Il catalogo include le opere certe, le opere di discussa attribuzione, le opere segnalate dalle fonti, ma non ancora identificate o rintracciate.
Irene Graziani (2022). Jacopo Alessandro Calvi, detto il Sordino (1740-1815). Accademico e pittore. Cinisello Balsamo (MI) : Silvana Editoriale.
Jacopo Alessandro Calvi, detto il Sordino (1740-1815). Accademico e pittore
Irene Graziani
2022
Abstract
Il volume è il catalogo generale dell’attività sia pittorica che grafica di Jacopo Alessandro Calvi, detto il Sordino (1740-1815). Si tratta della prima monografia dedicata all’autore (130 dipinti certi; 237 disegni, di cui 164 rintracciati nella collezione degli eredi del pittore; in molti casi si tratta di inediti), che divenne Accademico Clementino (1770) e fu figura influente nell’ambiente culturale bolognese. Non fu solo pittore, ma anche poeta – venne aggregato alla Colonia Renia dell’Accademia d’Arcadia – e scrittore d’arte: gli si devono fra l’altro la prima monografia critica di Guercino, edita nel 1808, ed uno studio su Francesco Francia, pubblicato nel 1812. Svolse inoltre il ruolo di perito presso l’Accademia Clementina, impegnata nell’ingrato compito di governare il rischio di dispersione dei beni d’arte durante le spoliazioni napoleoniche. Pur estraneo ai valori giacobini, venne convocato come commissario nel Concorso per la “Riconoscenza Nazionale” (1802), indetto a Milano allo scopo di celebrare il ritorno di Napoleone dopo la parentesi austriaca; e nel 1804 venne annoverato fra i professori della nuova Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua produzione artistica – in gran parte dipinti di tema religioso e di destinazione ecclesiastica, ma anche soggetti storici, realizzati soprattutto nell’età napoleonica – viene ricostruita filologicamente e letta in rapporto al contesto letterario e politico. Il catalogo include le opere certe, le opere di discussa attribuzione, le opere segnalate dalle fonti, ma non ancora identificate o rintracciate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.