“Non filosofando, ma raccontando fatti reali”: la storia narrata dalle donne

È un luogo comune piuttosto diffuso, persino fra gli storici di professione: si pensa che le donne non abbiano mai potuto, e forse neppure voluto, far sentire la loro voce nella ricostruzione delle vicende storiche, almeno fino al tardissimo medioevo di Christine de Pizan. L’edizione e la traduzione della Vita antiquior della regina Matilde in questa importante collana, volta a far conoscere a un pubblico ampio i testi narrativi composti nel difficile latino dell’alto e pieno medioevo, vuole servire in primo luogo a questo: a fare scricchiolare quel luogo comune. E vuole anche valorizzare questo piccolo testo e la sua anonima autrice, per lungo tempo catalogata come “anonimo” autore di una fonte agiografica.