Questo volume è dedicato a Emma Elsie Michelle Pezemo, giovane donna e studentessa di origini camerunensi, che aveva scelto il nostro Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università degli Studi di Bologna come luogo in cui studiare e progettare il suo futuro. È stata uccisa dal fidanzato nel maggio 2021; era prossima al completamento del Corso di laurea magistrale in Sociologia e Servizio Sociale. Dal 2019 si è avviata una preziosa collaborazione con il Gruppo Specialistico violenza intrafamiliare dell’Azienda Sociale che gestisce i Servizi Sociali per l’Unione Valli del Reno Lavino Samoggia. Da maggio 2021 il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia, Università degli Studi di Bologna, è partner al progetto “CAREfully DONnE. L’attenzione che fa la differenza”, proposto dall’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia. Nell’ambito del Corso di laurea in Servizio Sociale e Corso di laurea Magistrale in Sociologia e Servizio Sociale dell’Università di Bologna, si è valutata l’opportunità di prevedere fra le attività a scelta dello studente un Laboratorio sulla violenza di genere e un modulo nell’insegnamento professionalizzante obbligatorio di Metodi e tecniche del servizio sociale II, secondo anno, Corso di laurea triennale in Servizio Sociale, dedicato al tema della violenza. Il libro si pone l’obiettivo di presentare il tema della violenza di genere, della violenza assistita e degli orfani di crimini domestici, attraverso l’analisi degli strumenti e della metodologia di servizio sociale, a contrasto di tali fenomeni, e la descrizione della rete di protezione e l’esemplificazione di alcuni casi concreti. Con gli autori abbiamo condiviso la necessità di scrivere un libro che si rivolga principalmente agli studenti dei Corsi di laurea in Servizio Sociale, un manuale teorico-pratico che non si limiti ad esporre la metodologia del 8 servizio sociale, ma definisca chi sono le persone che agiscono e subiscono violenza e quali siano i possibili interventi. Il primo capitolo riprende la normativa in materia di violenza domestica e di genere e i più recenti riferimenti in materia di tutela e protezione dei minori e delle loro famiglie. Il secondo capitolo definisce la violenza di genere e intrafamiliare, ripercorrendo il ciclo della violenza e le sue diverse forme, riporta alcuni dati significativi anche alla luce dell’emergenza da Covid-19. Il capitolo tre presenta il tema della violenza assistita, del contesto familiare violento e dei minori testimoni di violenza. Di recente, e grazie all’osservazione diretta dei bambini testimoni delle violenze domestiche, si sono sviluppate conoscenze e consapevolezze diverse che hanno prodotto innovative linee di intervento a tutela e protezione dei bambini. Il quarto capitolo è dedicato agli “orfani speciali”, definizione creata dalla studiosa Anna Costanza Baldry, definiti “orfani di crimini domestici”, secondo il linguaggio giuridico. Sono quei bambini/e, quei ragazzi/e che, a seguito dell’uccisione delle madri per opera dei padri, restano improvvisamente senza genitori poiché il padre o viene arrestato o, spesso, si suicida. Se la perdita dei genitori è sempre traumatica per tutti i bambini, studi recenti hanno dimostrato come le circostanze di cui si tratta siano portatrici di una sofferenza indescrivibile, bisognosa di una presa in carico multidisciplinare competente e solerte. Il quinto capitolo affronta il prezioso punto di vista delle associazioni che si occupano di accogliere le donne vittime di violenza e la realtà della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, riprendendo i fondamenti del metodo di accoglienza dei centri antiviolenza, largamente condivisi sia nei centri italiani che in quelli degli altri paesi europei ed extraeuropei. Il sesto capitolo descrive il sistema dei servizi nell’accompagnare e sostenere le donne ed i loro figli nella fase di emersione della violenza di genere, il ruolo della rete e la progettualità della presa in carico. I dati sulla diffusione della violenza di genere evidenziano come essa sia un fenomeno ampio e persistente nella realtà sociale italiana, non ascrivibile solamente a comportamenti patologici e devianti, ma stabilmente presente in un contesto culturale che non ha in sé sufficienti anticorpi per contrastarla. Come sottolinea Lambertini (2019) spesso nelle situazioni di violenza intrafamiliare si rischia di perdere di vista l’autore della violenza. Siamo infatti ancora inseriti in un contesto culturale che tende a giustificare la violenza, deresponsabilizzando l’autore. E spesso gli operatori dei servizi faticano a nominare la violenza. Scrive Romito: “La posizione di dominazione e di privilegio acquisita dagli uomini come gruppo, indipendentemente dalle loro 9 caratteristiche personali o dai loro stessi desideri (…) è stata ratificata da leggi, tradizioni e costumi: quando questi strumenti di convincimento o di coercizione non bastano più, interviene la violenza” (Romito, 2000, p. 12). Gli operatori che lavorano nei servizi sono spesso chiamati ad occuparsi di situazioni di violenza intrafamiliare e a dover attivare interventi di aiuto finalizzati alla protezione dei soggetti più fragili (donne e minori). La recente normativa italiana in materia di Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere e la legge 69 del 2019 Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere sottolineano la necessità di promuovere un processo di trasformazione culturale.

Mantovani Francesca, Galli Dina (2022). Introduzione. Milano : Franco Angeli.

Introduzione

Mantovani Francesca
;
Galli Dina
2022

Abstract

Questo volume è dedicato a Emma Elsie Michelle Pezemo, giovane donna e studentessa di origini camerunensi, che aveva scelto il nostro Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’Università degli Studi di Bologna come luogo in cui studiare e progettare il suo futuro. È stata uccisa dal fidanzato nel maggio 2021; era prossima al completamento del Corso di laurea magistrale in Sociologia e Servizio Sociale. Dal 2019 si è avviata una preziosa collaborazione con il Gruppo Specialistico violenza intrafamiliare dell’Azienda Sociale che gestisce i Servizi Sociali per l’Unione Valli del Reno Lavino Samoggia. Da maggio 2021 il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia, Università degli Studi di Bologna, è partner al progetto “CAREfully DONnE. L’attenzione che fa la differenza”, proposto dall’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino Samoggia. Nell’ambito del Corso di laurea in Servizio Sociale e Corso di laurea Magistrale in Sociologia e Servizio Sociale dell’Università di Bologna, si è valutata l’opportunità di prevedere fra le attività a scelta dello studente un Laboratorio sulla violenza di genere e un modulo nell’insegnamento professionalizzante obbligatorio di Metodi e tecniche del servizio sociale II, secondo anno, Corso di laurea triennale in Servizio Sociale, dedicato al tema della violenza. Il libro si pone l’obiettivo di presentare il tema della violenza di genere, della violenza assistita e degli orfani di crimini domestici, attraverso l’analisi degli strumenti e della metodologia di servizio sociale, a contrasto di tali fenomeni, e la descrizione della rete di protezione e l’esemplificazione di alcuni casi concreti. Con gli autori abbiamo condiviso la necessità di scrivere un libro che si rivolga principalmente agli studenti dei Corsi di laurea in Servizio Sociale, un manuale teorico-pratico che non si limiti ad esporre la metodologia del 8 servizio sociale, ma definisca chi sono le persone che agiscono e subiscono violenza e quali siano i possibili interventi. Il primo capitolo riprende la normativa in materia di violenza domestica e di genere e i più recenti riferimenti in materia di tutela e protezione dei minori e delle loro famiglie. Il secondo capitolo definisce la violenza di genere e intrafamiliare, ripercorrendo il ciclo della violenza e le sue diverse forme, riporta alcuni dati significativi anche alla luce dell’emergenza da Covid-19. Il capitolo tre presenta il tema della violenza assistita, del contesto familiare violento e dei minori testimoni di violenza. Di recente, e grazie all’osservazione diretta dei bambini testimoni delle violenze domestiche, si sono sviluppate conoscenze e consapevolezze diverse che hanno prodotto innovative linee di intervento a tutela e protezione dei bambini. Il quarto capitolo è dedicato agli “orfani speciali”, definizione creata dalla studiosa Anna Costanza Baldry, definiti “orfani di crimini domestici”, secondo il linguaggio giuridico. Sono quei bambini/e, quei ragazzi/e che, a seguito dell’uccisione delle madri per opera dei padri, restano improvvisamente senza genitori poiché il padre o viene arrestato o, spesso, si suicida. Se la perdita dei genitori è sempre traumatica per tutti i bambini, studi recenti hanno dimostrato come le circostanze di cui si tratta siano portatrici di una sofferenza indescrivibile, bisognosa di una presa in carico multidisciplinare competente e solerte. Il quinto capitolo affronta il prezioso punto di vista delle associazioni che si occupano di accogliere le donne vittime di violenza e la realtà della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, riprendendo i fondamenti del metodo di accoglienza dei centri antiviolenza, largamente condivisi sia nei centri italiani che in quelli degli altri paesi europei ed extraeuropei. Il sesto capitolo descrive il sistema dei servizi nell’accompagnare e sostenere le donne ed i loro figli nella fase di emersione della violenza di genere, il ruolo della rete e la progettualità della presa in carico. I dati sulla diffusione della violenza di genere evidenziano come essa sia un fenomeno ampio e persistente nella realtà sociale italiana, non ascrivibile solamente a comportamenti patologici e devianti, ma stabilmente presente in un contesto culturale che non ha in sé sufficienti anticorpi per contrastarla. Come sottolinea Lambertini (2019) spesso nelle situazioni di violenza intrafamiliare si rischia di perdere di vista l’autore della violenza. Siamo infatti ancora inseriti in un contesto culturale che tende a giustificare la violenza, deresponsabilizzando l’autore. E spesso gli operatori dei servizi faticano a nominare la violenza. Scrive Romito: “La posizione di dominazione e di privilegio acquisita dagli uomini come gruppo, indipendentemente dalle loro 9 caratteristiche personali o dai loro stessi desideri (…) è stata ratificata da leggi, tradizioni e costumi: quando questi strumenti di convincimento o di coercizione non bastano più, interviene la violenza” (Romito, 2000, p. 12). Gli operatori che lavorano nei servizi sono spesso chiamati ad occuparsi di situazioni di violenza intrafamiliare e a dover attivare interventi di aiuto finalizzati alla protezione dei soggetti più fragili (donne e minori). La recente normativa italiana in materia di Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere e la legge 69 del 2019 Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere sottolineano la necessità di promuovere un processo di trasformazione culturale.
2022
Violenza di genere e violenza assistita. Percorsi di accompagnamento
7
9
Mantovani Francesca, Galli Dina (2022). Introduzione. Milano : Franco Angeli.
Mantovani Francesca; Galli Dina
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/906072
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact