Il contributo, dopo avere ripercorso le principali tappe della tormentata vicenda del danno non patrimoniale per lesione dei diritti della persona, si occupa delle più recenti evoluzioni e degli ultimi approdi in materia di pregiudizi risarcibili in conseguenza di malpractice medica. In tale ottica viene censita la portata innovativa delle sentenze della Cassazione del c.d. "San Martino 2019" (corposo intervento costituito da dieci decisioni su temi nevralgici della responsabilità sanitaria) anche con riguardo alla riaffermata autonomia ontologica del danno morale ed ai criteri cui ricorrere per la sua quantificazione. Inoltre, sono affrontate le più rilevanti questioni attinenti al risarcimento del danno ai congiunti, sia come prèjudice d'affection sia come danno iure hereditario (in quest'ultimo ambìto rientrano il danno biologico terminale e il danno catastrofale, mentre assai problematica resta la figura del c.d. danno tanatologico, vale a dire la risarcibilità della perdita, in sé, della vita); quelle relative al danno da perdita di chance e per lesione dell'autodeterminazione terapeutica; inoltre le molteplici ipotesi di danno da procreazione e da nascita indesiderata (wrongful birth e wrongful pregnancy). In questo contesto si innesta anche il problema dell'esistenza di un diritto a non nascere (se non sani), il quale incontra numerosi ostacoli sul piano della ricostruzione dogmatica, vuoi sotto il profilo della ingiustizia del danno vuoi quanto a quello della causalità giuridica.
Barbara Grazzini (2022). I danni risarcibili. Milano : Giuffrè.
I danni risarcibili
Barbara Grazzini
2022
Abstract
Il contributo, dopo avere ripercorso le principali tappe della tormentata vicenda del danno non patrimoniale per lesione dei diritti della persona, si occupa delle più recenti evoluzioni e degli ultimi approdi in materia di pregiudizi risarcibili in conseguenza di malpractice medica. In tale ottica viene censita la portata innovativa delle sentenze della Cassazione del c.d. "San Martino 2019" (corposo intervento costituito da dieci decisioni su temi nevralgici della responsabilità sanitaria) anche con riguardo alla riaffermata autonomia ontologica del danno morale ed ai criteri cui ricorrere per la sua quantificazione. Inoltre, sono affrontate le più rilevanti questioni attinenti al risarcimento del danno ai congiunti, sia come prèjudice d'affection sia come danno iure hereditario (in quest'ultimo ambìto rientrano il danno biologico terminale e il danno catastrofale, mentre assai problematica resta la figura del c.d. danno tanatologico, vale a dire la risarcibilità della perdita, in sé, della vita); quelle relative al danno da perdita di chance e per lesione dell'autodeterminazione terapeutica; inoltre le molteplici ipotesi di danno da procreazione e da nascita indesiderata (wrongful birth e wrongful pregnancy). In questo contesto si innesta anche il problema dell'esistenza di un diritto a non nascere (se non sani), il quale incontra numerosi ostacoli sul piano della ricostruzione dogmatica, vuoi sotto il profilo della ingiustizia del danno vuoi quanto a quello della causalità giuridica.File | Dimensione | Formato | |
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