È anche troppo ovvio in psicoanalisi associare il dionisiaco alle dinamiche dell’Inconscio e per converso l’apollineo alle leggi del sistema Percettivo-Cosciente. E ciò sembra ancora più pertinente nel caso dell’arte e della lette-ratura, dove il dionisiaco si sposa bene con i tumulti dell’Es e con l’energia libera del processo primario, in una parola, con il principio di piacere; men-tre l’apollineo si coniuga più facilmente con l’Io e le sue strutture, e dunque con l’idea di contenimento e di elaborazione e controllo, ossia con l’energia “legata” tipica del processo secondario, dominato, come si sa, dal principio di realtà. D’altro canto, la dimensione dell’arte, secondo Freud, è caratteriz-zata dal compromesso tra questi due principi dell’accadere psichico.
Stefano Ferrari (2010). Apollineo e dionisiaco nella concezione freudiana dell'arte: qualche riflessione. ROMA : Aracne editrice.
Apollineo e dionisiaco nella concezione freudiana dell'arte: qualche riflessione
FERRARI, STEFANO
2010
Abstract
È anche troppo ovvio in psicoanalisi associare il dionisiaco alle dinamiche dell’Inconscio e per converso l’apollineo alle leggi del sistema Percettivo-Cosciente. E ciò sembra ancora più pertinente nel caso dell’arte e della lette-ratura, dove il dionisiaco si sposa bene con i tumulti dell’Es e con l’energia libera del processo primario, in una parola, con il principio di piacere; men-tre l’apollineo si coniuga più facilmente con l’Io e le sue strutture, e dunque con l’idea di contenimento e di elaborazione e controllo, ossia con l’energia “legata” tipica del processo secondario, dominato, come si sa, dal principio di realtà. D’altro canto, la dimensione dell’arte, secondo Freud, è caratteriz-zata dal compromesso tra questi due principi dell’accadere psichico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.