Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell’arte pubblica racchiude una serie di interventi di artisti, curatori, sociologi e storici dell’arte incentrati sull’arte pubblica, una categoria generica che allude a forme estetiche e sperimentazioni artistiche non convenzionali e interdisciplinari che hanno luogo negli spazi pubblici e che generalmente sono foriere di messaggi politici, identitari e sociali, rivolti o propri di chi vive o attraversa i luoghi in cui questi progetti/opere vengono proposti. L’intento di questo libro è, quindi, di proporre un’articolata conversazione a più voci che possa rendere conto di un panorama frastagliato e contraddittorio, il più ampio possibile, sui tanti modi di intervenire negli spazi pubblici e di usare l’arte non più, come in passato, quale chiave simbolica per rappresentare gli elementi condivisi dalla società che li esprime, quanto, piuttosto, come occasione per dar voce alle tante accezioni che le parole “arte” e “spazio pubblico” possono assumere. Ne emerge un quadro in cui l’arte viene intesa nella sua funzione politica e partecipativa, in grado di creare esperienze condivise con i fruitori generici o con comunità specifiche.
Pinto Roberto, Guida Cecilia (2022). Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell'arte pubblica.. Milano : Postmedia Books.
Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell'arte pubblica.
Pinto Roberto;
2022
Abstract
Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell’arte pubblica racchiude una serie di interventi di artisti, curatori, sociologi e storici dell’arte incentrati sull’arte pubblica, una categoria generica che allude a forme estetiche e sperimentazioni artistiche non convenzionali e interdisciplinari che hanno luogo negli spazi pubblici e che generalmente sono foriere di messaggi politici, identitari e sociali, rivolti o propri di chi vive o attraversa i luoghi in cui questi progetti/opere vengono proposti. L’intento di questo libro è, quindi, di proporre un’articolata conversazione a più voci che possa rendere conto di un panorama frastagliato e contraddittorio, il più ampio possibile, sui tanti modi di intervenire negli spazi pubblici e di usare l’arte non più, come in passato, quale chiave simbolica per rappresentare gli elementi condivisi dalla società che li esprime, quanto, piuttosto, come occasione per dar voce alle tante accezioni che le parole “arte” e “spazio pubblico” possono assumere. Ne emerge un quadro in cui l’arte viene intesa nella sua funzione politica e partecipativa, in grado di creare esperienze condivise con i fruitori generici o con comunità specifiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.