Le biblioteche di Gadda

L'introduzione presenta il lavoro di raccolta e ordinamento, svolto da Giorgia Alcini e MIlena Giuffrida, sotto la guida di Paola Italia, delle varie sezioni della biblioteca di Gadda, già pubblicata nel 2001 a cura di Andrea Cortellessa e Giorgio Patrizi, e qui ampliato con le sezioni relative al Fondo Liberati, al Fondo Gadda e ai Fondi famigliari del Gabinetto G.P. Vieusseux, e all'inedito materiale vocale, depositato al Centro Manoscritti dell'Università di Pavia, che ha permesso di recuperare un centinaio di volumi "ricavati dall’inventario svolto presso l’abitazione dell’autore negli anni Settanta da Maria Corti e Angelo Stella,per un totale di 2995 volumi e 155 riviste". L'introduzione mette a fuoco le dinamiche del rapporto tra l'autore e i propri testi "testimoniato dalle note di lettura e dalle postille, delineano una figura intellettuale complessa, capace di unire scienze matematiche, filosofiche e umanistiche – nella tradizione dei “filosofi naturali”, da Galileo a leibniz, così presenti sui suoi scaffali – riflessa e deformata nella propria opera narrativa, che ha ancora molto da rivelare ai lettori e agli studiosi".