I saggi che qui si raccolgono nascono dalla convinzione che in epoca moderna i diversi livelli di riscrittura di un testo, dalla traduzione alla trasposizione intersemiotica, si inscrivano in una rete di relazioni complesse da indagare in una prospettiva interdisciplinare. La ricerca parte dalla constatazione che il panorama geografico e culturale di riferimento è fondamentalmente policentrico: oltre ai luoghi e istituzioni dell’Italia spagnola e all’asse che unisce Madrid e la curia romana, emerge l’importanza di altri centri di irraggiamento e di interconnessione, fra i quali spicca ovviamente Venezia, ma anche Firenze per il ruolo svolto nella sedimentazione del repertorio spagnolo in Italia. Ricordiamo fra le altre tre principali direttrici nell’indagine sottesa agli studi presentati: l’accento sulle relazioni biunivoche fra le letterature italiana e spagnola come contesto privilegiato in cui sorgono nuovi generi e contaminazioni che vanno ben al di là dell’orizzonte del Siglo de Oro; lo studio delle traduzioni e adattamenti, condotto approfondendo sia la prospettiva linguistica e teorica sia il contesto storico ed editoriale e la presentazione di risultati che documentano un’attenzione più consapevole da parte del mondo editoriale italiano verso la letteratura spagnola dei Secoli d’Oro e la sua proiezione europea.
N. Michelassi .. [et al.], Nider, V. (2012). Il prisma di Proteo: riscritture, ricodificazioni, traduzioni fra Italia e Spagna (sec.XVI-XVII). Trento : Università degli Studi di Trento. Dipartimento di scienze filologiche e storiche [10.15168/11572_92965].
Il prisma di Proteo: riscritture, ricodificazioni, traduzioni fra Italia e Spagna (sec.XVI-XVII)
Nider, Valentina
2012
Abstract
I saggi che qui si raccolgono nascono dalla convinzione che in epoca moderna i diversi livelli di riscrittura di un testo, dalla traduzione alla trasposizione intersemiotica, si inscrivano in una rete di relazioni complesse da indagare in una prospettiva interdisciplinare. La ricerca parte dalla constatazione che il panorama geografico e culturale di riferimento è fondamentalmente policentrico: oltre ai luoghi e istituzioni dell’Italia spagnola e all’asse che unisce Madrid e la curia romana, emerge l’importanza di altri centri di irraggiamento e di interconnessione, fra i quali spicca ovviamente Venezia, ma anche Firenze per il ruolo svolto nella sedimentazione del repertorio spagnolo in Italia. Ricordiamo fra le altre tre principali direttrici nell’indagine sottesa agli studi presentati: l’accento sulle relazioni biunivoche fra le letterature italiana e spagnola come contesto privilegiato in cui sorgono nuovi generi e contaminazioni che vanno ben al di là dell’orizzonte del Siglo de Oro; lo studio delle traduzioni e adattamenti, condotto approfondendo sia la prospettiva linguistica e teorica sia il contesto storico ed editoriale e la presentazione di risultati che documentano un’attenzione più consapevole da parte del mondo editoriale italiano verso la letteratura spagnola dei Secoli d’Oro e la sua proiezione europea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.