Questo libro traccia a grandi linee, la storia dell’industria aeronautica italiana, delle sue imprese e del ruolo dello Stato, scegliendo come caso di studio la ditta Caproni. La storia di questa industria ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. La Prima guerra mondiale è stata certamente un’occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera, dato che i modelli francesi furono in larga misura sostituiti da aeroplani di concezione nazionale. Indubbiamente, senza i numerosi pionieri e visionari che si lanciarono con entusiasmo in questo settore, come Gianni Caproni, l’industria aeronautica italiana non avrebbe raggiunto gli incredibili risultati inziali, ma senza il costante sostegno dello stato sarebbe stata una storia di breve durata. Nel periodo delle due guerre, il Gruppo Caproni crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori italiani. Tuttavia, all’indomani della Seconda guerra mondiale il Gruppo fallì insieme alla maggior parte delle industrie aeronautiche. Il divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, la preferenza per l'importazione di aerei alleati (americani e britannici) per le compagnie aeree civili e la negazione dell'assistenza internazionale furono i costi politici ed economici della sconfitta. Questo libro ripercorre la storia dell’industria aeronautica italiana dai primi dirigibili all’entrata in guerra, dalla debacle all’indomani del conflitto al ruolo dello Stato attraverso Finmeccanica fino alla nascita di Leonardo.
Francesca Fauri (2023). Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli ad oggi. Bologna : Il Mulino.
Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli ad oggi
Francesca Fauri
2023
Abstract
Questo libro traccia a grandi linee, la storia dell’industria aeronautica italiana, delle sue imprese e del ruolo dello Stato, scegliendo come caso di studio la ditta Caproni. La storia di questa industria ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. La Prima guerra mondiale è stata certamente un’occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera, dato che i modelli francesi furono in larga misura sostituiti da aeroplani di concezione nazionale. Indubbiamente, senza i numerosi pionieri e visionari che si lanciarono con entusiasmo in questo settore, come Gianni Caproni, l’industria aeronautica italiana non avrebbe raggiunto gli incredibili risultati inziali, ma senza il costante sostegno dello stato sarebbe stata una storia di breve durata. Nel periodo delle due guerre, il Gruppo Caproni crebbe fino a diventare uno dei maggiori produttori italiani. Tuttavia, all’indomani della Seconda guerra mondiale il Gruppo fallì insieme alla maggior parte delle industrie aeronautiche. Il divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, la preferenza per l'importazione di aerei alleati (americani e britannici) per le compagnie aeree civili e la negazione dell'assistenza internazionale furono i costi politici ed economici della sconfitta. Questo libro ripercorre la storia dell’industria aeronautica italiana dai primi dirigibili all’entrata in guerra, dalla debacle all’indomani del conflitto al ruolo dello Stato attraverso Finmeccanica fino alla nascita di Leonardo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.