Negli interstizi di una città votata al turismo, numerose realtà collettive praticano «resistenza creativa» alle ricadute negative dell’industria più pesante del mondo. Nel marzo 2020, la pandemia rimette in discussione il paradigma di un’economia fondata sul turismo. Il blocco dei flussi globali, ibernando le attività turistiche, riduce all’indigenza le fasce dei lavoratori più deboli che vi erano impiegati. Il confinamento determina il costituirsi di reti di solidarietà popolare in risposta ai bisogni immediati degli abitanti esclusi dalle misure emergenziali istituzionali. Nelle pratiche solidali si trovano, tra i protagonisti, gli stessi soggetti collettivi attivi nelle contro-progettualità alla «fabbrica del turismo»
ILARIA AGOSTINI (2022). Firenze. Dalla “fabbrica del turismo” alle reti di solidarietà popolare. Firenze : Edifir.
Firenze. Dalla “fabbrica del turismo” alle reti di solidarietà popolare
ILARIA AGOSTINI
2022
Abstract
Negli interstizi di una città votata al turismo, numerose realtà collettive praticano «resistenza creativa» alle ricadute negative dell’industria più pesante del mondo. Nel marzo 2020, la pandemia rimette in discussione il paradigma di un’economia fondata sul turismo. Il blocco dei flussi globali, ibernando le attività turistiche, riduce all’indigenza le fasce dei lavoratori più deboli che vi erano impiegati. Il confinamento determina il costituirsi di reti di solidarietà popolare in risposta ai bisogni immediati degli abitanti esclusi dalle misure emergenziali istituzionali. Nelle pratiche solidali si trovano, tra i protagonisti, gli stessi soggetti collettivi attivi nelle contro-progettualità alla «fabbrica del turismo»I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.