Nel marzo 2020 il lock down di scuole e servizi per l’infanzia, ha costretto i bambini e le bambine a una condizione di clausura domestica. Il non riconoscimento dei loro specifici diritti e bisogni li ha resi socialmente “invisibili”. Al tempo stesso è emersa l’urgenza di una riflessione pedagogica e politica sul “bambino sociale”: soggetto silenzioso, spesso non ascoltato di fronte a scelte urgenti che lo riguardano. I bambini più di tutti hanno subito il trauma dell’isolamento rotto di tanto in tanto, e solo virtualmente, dalle occasioni di comunicazione a distanza, didattica o affettiva. La rivista “Infanzia” ha lanciato un appello, chiedendo ai genitori di inviare alla redazione fotografie dei loro bambini nei momenti di vita quotidiana durante il lockdown. Questa mostra espone una parte significativa di queste foto (ne sono arrivate circa 160). Negli sguardi e nei gesti, nelle azioni e nelle relazioni si possono cogliere i segni di una resistenza, forse di una resilienza. Dovremmo chiederci, alla fine, che cosa noi adulti abbiamo imparato sui bambini da quella esperienza.
Balduzzi L., Farné R. (2021). Mostra fotografica.
Mostra fotografica
Balduzzi L.
;Farné R.
2021
Abstract
Nel marzo 2020 il lock down di scuole e servizi per l’infanzia, ha costretto i bambini e le bambine a una condizione di clausura domestica. Il non riconoscimento dei loro specifici diritti e bisogni li ha resi socialmente “invisibili”. Al tempo stesso è emersa l’urgenza di una riflessione pedagogica e politica sul “bambino sociale”: soggetto silenzioso, spesso non ascoltato di fronte a scelte urgenti che lo riguardano. I bambini più di tutti hanno subito il trauma dell’isolamento rotto di tanto in tanto, e solo virtualmente, dalle occasioni di comunicazione a distanza, didattica o affettiva. La rivista “Infanzia” ha lanciato un appello, chiedendo ai genitori di inviare alla redazione fotografie dei loro bambini nei momenti di vita quotidiana durante il lockdown. Questa mostra espone una parte significativa di queste foto (ne sono arrivate circa 160). Negli sguardi e nei gesti, nelle azioni e nelle relazioni si possono cogliere i segni di una resistenza, forse di una resilienza. Dovremmo chiederci, alla fine, che cosa noi adulti abbiamo imparato sui bambini da quella esperienza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.