Il presente contributo, che ha l’obiettivo di delineare alcune linee di sintesi del volume “Radicamento e disincanto. Un’indagine sui giovani della provincia di Forlì-Cesena” di P. Zurla, N. De Luigi, A. Martelli, restituisce l’idea di una comunità giovanile dotata di tratti consistenti di coesione sociale e sviluppo economico. Una prima considerazione importante è quella che rigetta l’idea di una concezione unificante della condizione giovanile basata sull’età. Piuttosto, alcune segmentazioni interne alla generazione più giovane sono legate alle differenze di status socio-economico della famiglia di origine, che influiscono notevolmente anche sui livelli di partecipazione al sistema formativo e sulle dinamiche che stanno alla base del fenomeno della dispersione scolastica. Un secondo punto di sintesi rimanda all’emergere di una sorta di disincanto rispetto alle prospettive di ascesa professionale connesse al conseguimento di un particolare titolo formativo, nonostante sia sempre più scelta femminile quella di investire in alti livelli di formazione, a causa delle loro maggiori difficoltà ad inserirsi in maniera stabile nel mondo del lavoro. A questa considerazione si lega una problematica insita nella struttura del sistema formativo in generale: l’eccedenza di figure formate professionalmente rispetto alle richieste del mercato. È evidente che una proposta risolutiva per questo fenomeno non può essere attivato in tempi rapidi e repentini. Dallo studio emerge anche una precarizzazione nella condizione lavorativa dei giovani, a cui probabilmente va ricondotta la progressiva perdita, nell’immaginario dell’universo giovanile attuale, della centralità del lavoro, che pur rimanendo un valore rilevante, non ha più il primato assegnatogli dalle generazioni precedenti. Questo, in sintesi, rimanda ad una rappresentazione dei giovani forlivesi-cesenati, come di gruppo che si riconosce soprattutto nella dimensione del proprio “intorno” sociale e nella priorità della propria sfera individuale, che vorrebbero sostenuta da un welfare più orientato alle sue dimensioni selettive e meritocratiche, rispetto a quelle di protezione sociale estesa a tutti.

Considerazioni conclusive

ZURLA, PAOLO
2004

Abstract

Il presente contributo, che ha l’obiettivo di delineare alcune linee di sintesi del volume “Radicamento e disincanto. Un’indagine sui giovani della provincia di Forlì-Cesena” di P. Zurla, N. De Luigi, A. Martelli, restituisce l’idea di una comunità giovanile dotata di tratti consistenti di coesione sociale e sviluppo economico. Una prima considerazione importante è quella che rigetta l’idea di una concezione unificante della condizione giovanile basata sull’età. Piuttosto, alcune segmentazioni interne alla generazione più giovane sono legate alle differenze di status socio-economico della famiglia di origine, che influiscono notevolmente anche sui livelli di partecipazione al sistema formativo e sulle dinamiche che stanno alla base del fenomeno della dispersione scolastica. Un secondo punto di sintesi rimanda all’emergere di una sorta di disincanto rispetto alle prospettive di ascesa professionale connesse al conseguimento di un particolare titolo formativo, nonostante sia sempre più scelta femminile quella di investire in alti livelli di formazione, a causa delle loro maggiori difficoltà ad inserirsi in maniera stabile nel mondo del lavoro. A questa considerazione si lega una problematica insita nella struttura del sistema formativo in generale: l’eccedenza di figure formate professionalmente rispetto alle richieste del mercato. È evidente che una proposta risolutiva per questo fenomeno non può essere attivato in tempi rapidi e repentini. Dallo studio emerge anche una precarizzazione nella condizione lavorativa dei giovani, a cui probabilmente va ricondotta la progressiva perdita, nell’immaginario dell’universo giovanile attuale, della centralità del lavoro, che pur rimanendo un valore rilevante, non ha più il primato assegnatogli dalle generazioni precedenti. Questo, in sintesi, rimanda ad una rappresentazione dei giovani forlivesi-cesenati, come di gruppo che si riconosce soprattutto nella dimensione del proprio “intorno” sociale e nella priorità della propria sfera individuale, che vorrebbero sostenuta da un welfare più orientato alle sue dimensioni selettive e meritocratiche, rispetto a quelle di protezione sociale estesa a tutti.
2004
Radicamento e disincanto. Un'indagine sui giovani della provincia di Forlì-Cesena
169
174
Zurla P.
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