Iniziato in pieno Seicento con un progetto straordinariamente ambizioso per qualità e per dimensioni, in pieno Ottocento il Palazzo Ducale di Modena è tuttavia largamente incompiuto. Terminata la stagione napoleonica, nel 1814 ne prende possesso Francesco IV, erede del ducato per parte di madre, ultima duchessa estense, ma arciduca d’Austria in quanto figlio di Ferdinando d’Asburgo, e tramite lui nipote dell’imperatrice Maria Teresa. Cresciuto nell’ultimo quarto del secolo XVIII a Milano, di cui il padre è governatore per l’Impero asburgico, Francesco si è formato nel clima illuminista animato dai Verri e da Parini, partecipi della vita culturale della corte, e ha visto nascere edifici e committenze artistiche di altissimo profilo per volontà del padre: Palazzo Reale a Milano e la Villa di Monza. A Modena egli procede con decisione, riuscendo in un trentennio a completare il palazzo, e definendone la facies esterna e interna che esso conserva tuttora. Mai studiato, anche per le difficoltà di accesso dovute alla funzione di Accademia Militare che ha dall’Unità d’Italia, il Palazzo è, insieme al duca, il protagonista del libro. Lo studio presenta i frutti di una vastissima ricerca d’archivio (147 documenti inediti trascritti in Appendice) e di una capillare ricerca sulle strutture edilizie che vanno prendendo forma in quei decenni, e su più di trenta ambienti che ancora conservano la decorazione spettante a quegli anni. Degli ambienti studia la funzione nel Palazzo e la realizzazione all’interno del grande cantiere; della decorazione si occupa dal punto di vista stilistico, in rapporto agli artisti coinvolti, membri della locale Accademia di Belle arti, e da quello iconografico. Ne indaga dunque il significato, i modelli, i motivi ispiratori, individuando innumerevoli relazioni. Il libro offre dunque un punto fermo molto documentato e articolato su un edificio fondamentale della storia culturale e artistica non solo italiana.
Sonia Cavicchioli (2022). Dipingere pensieri. Francesco IV d’Austria-Este e la decorazione del Palazzo Ducale di Modena (1814-1846). Trieste : EUT Edizioni Università di Trieste.
Dipingere pensieri. Francesco IV d’Austria-Este e la decorazione del Palazzo Ducale di Modena (1814-1846)
Sonia Cavicchioli
2022
Abstract
Iniziato in pieno Seicento con un progetto straordinariamente ambizioso per qualità e per dimensioni, in pieno Ottocento il Palazzo Ducale di Modena è tuttavia largamente incompiuto. Terminata la stagione napoleonica, nel 1814 ne prende possesso Francesco IV, erede del ducato per parte di madre, ultima duchessa estense, ma arciduca d’Austria in quanto figlio di Ferdinando d’Asburgo, e tramite lui nipote dell’imperatrice Maria Teresa. Cresciuto nell’ultimo quarto del secolo XVIII a Milano, di cui il padre è governatore per l’Impero asburgico, Francesco si è formato nel clima illuminista animato dai Verri e da Parini, partecipi della vita culturale della corte, e ha visto nascere edifici e committenze artistiche di altissimo profilo per volontà del padre: Palazzo Reale a Milano e la Villa di Monza. A Modena egli procede con decisione, riuscendo in un trentennio a completare il palazzo, e definendone la facies esterna e interna che esso conserva tuttora. Mai studiato, anche per le difficoltà di accesso dovute alla funzione di Accademia Militare che ha dall’Unità d’Italia, il Palazzo è, insieme al duca, il protagonista del libro. Lo studio presenta i frutti di una vastissima ricerca d’archivio (147 documenti inediti trascritti in Appendice) e di una capillare ricerca sulle strutture edilizie che vanno prendendo forma in quei decenni, e su più di trenta ambienti che ancora conservano la decorazione spettante a quegli anni. Degli ambienti studia la funzione nel Palazzo e la realizzazione all’interno del grande cantiere; della decorazione si occupa dal punto di vista stilistico, in rapporto agli artisti coinvolti, membri della locale Accademia di Belle arti, e da quello iconografico. Ne indaga dunque il significato, i modelli, i motivi ispiratori, individuando innumerevoli relazioni. Il libro offre dunque un punto fermo molto documentato e articolato su un edificio fondamentale della storia culturale e artistica non solo italiana.File | Dimensione | Formato | |
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