[Dall’Introduzione dei curatori] Nel primo contributo, Rosa Pugliese (Università di Bologna), ribaltando la prospettiva adottata nello studio sopra citato (rivolto a indagare la presenza, in un’opera letteraria, di temi propri della linguistica), tratta un modo specifico di relazione tra la letteratura e le scienze del linguaggio, ovvero la presenza di tracce della letteratura nella scrittura scientifica dei linguisti, e ne chiarisce le implicazioni pedagogiche. Dopo aver esemplificato alcune configurazioni possibili del “letterario” nell’argomentazione scientifica sulle lingue e il linguaggio, Pugliese si sofferma su un articolo dell’antropologa linguista B. Schieffelin – "Langue et lieu dans l’univers de l’enfance" –, descrivendone la traiettoria discorsiva, particolarmente rappresentativa del modo di intersezione che sta indagando. Le implicazioni pedagogiche attengono alla formazione universitaria e sono motivate dalla posizione singolare della linguistica rispetto ad altre discipline: il suo oggetto, la lingua, non è sconosciuto agli studenti che si apprestano ad acquisirne ora una conoscenza scientifica e la pluralità di voci rilevabile in uno scritto scientifico può costituire il punto di avvio di quella “consapevolezza di saperi differenziati” il cui sviluppo, nell’intero percorso formativo, è auspicabile.
Rosa Pugliese (2022). Letteratura e scienze del linguaggio: intersezioni e spunti applicativi per la formazione universitaria. Firenze : Franco Cesati Editore.
Letteratura e scienze del linguaggio: intersezioni e spunti applicativi per la formazione universitaria
Rosa Pugliese
2022
Abstract
[Dall’Introduzione dei curatori] Nel primo contributo, Rosa Pugliese (Università di Bologna), ribaltando la prospettiva adottata nello studio sopra citato (rivolto a indagare la presenza, in un’opera letteraria, di temi propri della linguistica), tratta un modo specifico di relazione tra la letteratura e le scienze del linguaggio, ovvero la presenza di tracce della letteratura nella scrittura scientifica dei linguisti, e ne chiarisce le implicazioni pedagogiche. Dopo aver esemplificato alcune configurazioni possibili del “letterario” nell’argomentazione scientifica sulle lingue e il linguaggio, Pugliese si sofferma su un articolo dell’antropologa linguista B. Schieffelin – "Langue et lieu dans l’univers de l’enfance" –, descrivendone la traiettoria discorsiva, particolarmente rappresentativa del modo di intersezione che sta indagando. Le implicazioni pedagogiche attengono alla formazione universitaria e sono motivate dalla posizione singolare della linguistica rispetto ad altre discipline: il suo oggetto, la lingua, non è sconosciuto agli studenti che si apprestano ad acquisirne ora una conoscenza scientifica e la pluralità di voci rilevabile in uno scritto scientifico può costituire il punto di avvio di quella “consapevolezza di saperi differenziati” il cui sviluppo, nell’intero percorso formativo, è auspicabile.File | Dimensione | Formato | |
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