Dante navigatore e il mondo dei mercanti della sua epoca

«Well may you launch upon the deep salt-sea / Your vessel, keeping still my wake before you / Upon the water that grows smooth again». In this tercet in the Paradise (II, 13-15: the English translation of the verses is from the edition edited by H.W. Longfellow, 1867), Dante Alighieri metaphorically describes himself as a seaman and invites smart readers to follow his wake in the high seas. This is only one of the many references and metaphors to the maritime and nautical sector provided in the Comedy. It is not surprising, considering the places where the Poet spent some of his exile or operated as ambassador: there he had the opportunity to get in touch with this world and experience, for example, the shipyards’ fervour. Moreover, Florence itself was among the most important commercial and financial Western centres: there a flourishing manufacturing, commercial and banking class had developed and it contributed to the formation of the first Maritime and Banking Law instruments, within the lex mercatoria. However, Dante Alighieri disregards «the new inhabitants and the sudden gains» (Inf., XVI, v. 73). Analysing the Comedy, it is therefore possible to compare Dante’s social, political and legal perspective with the new social reality of his time, considering also the latter’s important contribution to law sources.

«Metter potete ben per l’alto sale / vostro navigio, servando il mio solco / dinanzi a l’acqua che ritorna equale». Con questa terzina del Paradiso (II, vv. 13-15), Dante Alighieri, che raffigura se stesso metaforicamente come navigatore, invita i lettori, dotati di intelligenza adeguata, a mettersi sulla sua scia, seguendolo in alto mare. Si tratta di uno dei tanti riferimenti e metafore inerenti al settore marittimo e navale che si ritrovano nella Commedia. Ciò non deve stupire, non solo se si considerano alcuni dei luoghi ove il Poeta trascorse parte del suo esilio oppure svolse la sua attività di ambasciatore, nei quali aveva avuto la possibilità di entrare in contatto con quella realtà e vedere dal vivo, ad esempio, il fervore dei cantieri navali, ma anche perché Firenze stessa costituiva uno dei principali centri commerciali e finanziari dell’Occidente, ove si era sviluppata una fiorente classe manifatturiera, mercantile e bancaria, che aveva peraltro già contribuito alla nascita dei primi istituti di diritto marittimo e bancario, nell’ambito della lex mercatoria. Dante Alighieri, tuttavia, mostra di disprezzare «la gente nuova e i sùbiti guadagni» (Inf., XVI, v. 73). I versi della Commedia offrono così l’occasione per muovere dalla visione socio-politica e giuridica di Dante e confrontarla con la nuova realtà sociale che si stava affermando, avuto riguardo anche agli importanti effetti di quest’ultima sulle fonti giuridiche.