Dopo l’introduzione, il capitolo I, «Prepararsi», muove dalla constatazione che gli italiani parlano poco della propria morte e, soprattutto, sono poco orientati a pianificarla e prepararla. Gli autori e le autrici analizzano a fondo i diversi elementi di questa preparazione. Dal redigere un testamento a pianificare il fine vita, dal prendere decisioni sul funerale a lasciare istruzioni a chi resta su cosa fare e come, gli italiani sembrano restii ad agire in anticipo. Nello stesso tempo, tuttavia, emerge un’area decisamente vasta di interesse a predisporre un terreno libero da conflitti, a «lasciare tutto in ordine», come dichiarano alcuni intervistati. Sembra essere la paura di lasciare dietro di sé controversie o conflitti a muovere le forme di pianificazione e di preparazione prevalenti. Per certi versi, la scelta di astenersi dal comunicare le decisioni dipende proprio da questo atteggiamento, che arriva fino al punto di rinunciare a comunicare le volontà oggetto di possibile disapprovazione dai propri familiari, come quelle relative alla cremazione e alle cerimonie laiche. Ci si sforza di non dare dispiaceri a nessuno di coloro che restano. Emerge l’immagine di un paese in cui è chi passa a occuparsi di chi resta, anziché l’opposto.
E. Amaturo, B.A. (2022). Prepararsi. Bologna : Società Editrice il Mulino spa.
Prepararsi
B. Saracino
2022
Abstract
Dopo l’introduzione, il capitolo I, «Prepararsi», muove dalla constatazione che gli italiani parlano poco della propria morte e, soprattutto, sono poco orientati a pianificarla e prepararla. Gli autori e le autrici analizzano a fondo i diversi elementi di questa preparazione. Dal redigere un testamento a pianificare il fine vita, dal prendere decisioni sul funerale a lasciare istruzioni a chi resta su cosa fare e come, gli italiani sembrano restii ad agire in anticipo. Nello stesso tempo, tuttavia, emerge un’area decisamente vasta di interesse a predisporre un terreno libero da conflitti, a «lasciare tutto in ordine», come dichiarano alcuni intervistati. Sembra essere la paura di lasciare dietro di sé controversie o conflitti a muovere le forme di pianificazione e di preparazione prevalenti. Per certi versi, la scelta di astenersi dal comunicare le decisioni dipende proprio da questo atteggiamento, che arriva fino al punto di rinunciare a comunicare le volontà oggetto di possibile disapprovazione dai propri familiari, come quelle relative alla cremazione e alle cerimonie laiche. Ci si sforza di non dare dispiaceri a nessuno di coloro che restano. Emerge l’immagine di un paese in cui è chi passa a occuparsi di chi resta, anziché l’opposto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.