Partendo dal rapporto instaurato da Malthus tra la natura e la genesi della società, è possibile osservare come egli risalga al linguaggio della teologia naturale per verificare la legittimità della disuguaglianza e gettare le fondamenta per un’adesione attiva degli individui agli “sforzi” che essa impone. Affermare la necessità e il carattere provvidenziale della disuguaglianza non è tuttavia sufficiente a farne un attributo indiscusso della società. Alle istituzioni Malthus accorda un fondamentale potere disciplinante; eppure, il tentativo di codificare moralmente la felicità e il benessere raggiungibili in società rimangono continuamente esposti a un possibile “cambiamento” del loro contenuto causato dal carattere “inestinguibile” delle passioni umane.
Una felicità diseguale e morale. Natura e società nel pensiero politico di T.R. Malthus / Jacopo Bonasera. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 25-51.
Una felicità diseguale e morale. Natura e società nel pensiero politico di T.R. Malthus
Jacopo Bonasera
Primo
2022
Abstract
Partendo dal rapporto instaurato da Malthus tra la natura e la genesi della società, è possibile osservare come egli risalga al linguaggio della teologia naturale per verificare la legittimità della disuguaglianza e gettare le fondamenta per un’adesione attiva degli individui agli “sforzi” che essa impone. Affermare la necessità e il carattere provvidenziale della disuguaglianza non è tuttavia sufficiente a farne un attributo indiscusso della società. Alle istituzioni Malthus accorda un fondamentale potere disciplinante; eppure, il tentativo di codificare moralmente la felicità e il benessere raggiungibili in società rimangono continuamente esposti a un possibile “cambiamento” del loro contenuto causato dal carattere “inestinguibile” delle passioni umane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.