Partendo da cospicua documentazione, si è studiato il profilo di Leonarda Cianciulli, madre pluriomicida, che, agli esordi del periodo buio della seconda guerra mondiale, uccide tre donne, sue "amiche" e le riduce in sapone (per fini di lucro o per tentare di salvare la vita dei suoi figli maschi?). Si tratta di un caso complesso e pieno di stimoli sia sotto il profilo criminologico che dal punto di vista psicologico e grafologico, per il cui studio sono stati fondamentali gli atti del processo penale conservati presso l’Archivio di Stato di Bologna. E' stato possibile prendere visione di tutta la corrispondenza protocollata dalle carceri giudiziarie di Reggio Emilia e di Bologna, che racchiude comunicazioni inviate dalla Cianciulli al suo avvocato ed al direttore dell'istituto penitenziario bolognese, le lettere da lei scambiate con il figlio Giuseppe Pansardi e tra quest'ultimo ed il padre Raffaele. Si tratta di materiale vergato tra il 19 maggio 1941 ed il 9 ottobre 1941, periodo in cui sia Leonarda che suo figlio Giuseppe erano detenuti in attesa di giudizio. L'obiettivo di questo lavoro, pertanto, è stato quello di tratteggiare alcune caratteristiche di personalità della saponificatrice di Correggio sia, sempre grazie ai manoscritti, di evidenziare le dinamiche intrafamiliari partendo dalle analisi differenziali dei tre componenti (Leonarda, Raffaele e Giuseppe) e alle possibili interazioni che si sono determinate.

Scrivere, scrivere... Leonarda Cianciulli si svela al grafologo

SETTE, RAFFAELLA
2010

Abstract

Partendo da cospicua documentazione, si è studiato il profilo di Leonarda Cianciulli, madre pluriomicida, che, agli esordi del periodo buio della seconda guerra mondiale, uccide tre donne, sue "amiche" e le riduce in sapone (per fini di lucro o per tentare di salvare la vita dei suoi figli maschi?). Si tratta di un caso complesso e pieno di stimoli sia sotto il profilo criminologico che dal punto di vista psicologico e grafologico, per il cui studio sono stati fondamentali gli atti del processo penale conservati presso l’Archivio di Stato di Bologna. E' stato possibile prendere visione di tutta la corrispondenza protocollata dalle carceri giudiziarie di Reggio Emilia e di Bologna, che racchiude comunicazioni inviate dalla Cianciulli al suo avvocato ed al direttore dell'istituto penitenziario bolognese, le lettere da lei scambiate con il figlio Giuseppe Pansardi e tra quest'ultimo ed il padre Raffaele. Si tratta di materiale vergato tra il 19 maggio 1941 ed il 9 ottobre 1941, periodo in cui sia Leonarda che suo figlio Giuseppe erano detenuti in attesa di giudizio. L'obiettivo di questo lavoro, pertanto, è stato quello di tratteggiare alcune caratteristiche di personalità della saponificatrice di Correggio sia, sempre grazie ai manoscritti, di evidenziare le dinamiche intrafamiliari partendo dalle analisi differenziali dei tre componenti (Leonarda, Raffaele e Giuseppe) e alle possibili interazioni che si sono determinate.
2010
Soda caustica auulme di rocca e pece greca. Il caso Cianciulli
41
89
Sette R.
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