Esame delle monete romane provenienti dall'area dell'antica Forum Gallorum, esposte in parte presso il Museo Civico Archeologico "A.C. Simonini" di Castelfranco Emilia. Nel corso degli ultimi decenni, il territorio di Castelfranco Emilia ha riconsegnato una quantità considerevole di reperti monetali di epoca repubblicana e imperiale, ammontanti ad oltre duecento pezzi e inquadrabili complessivamente tra fine III-inizio II a.C. e IV-V secolo d.C., rinvenuti in massima parte mediante ricognizioni di superficie e solo in misura minore all'interno di contesti di scavo. Pur considerando il carattere fortuito della maggior parte dei ritrovamenti monetali, determinato in prima istanza dalle modalità di dispersione e dalle circostanze del recupero, i pezzi raccolti fino ad ora restituiscono comunque un prospetto documentale utile a delineare la composizione del numerario diffuso in ambito locale. In aggiunta ai reperti di età romana, i materiali di interesse numismatico provenienti dal territorio castelfranchese includono anche un gruzzolo formato da quindici monete in bronzo, ascrivibili a produzioni di ambito greco, italico, siceliota e siculo o sardo-punico, collocabili entro un intervallo temporale di circa due secoli, compreso tra fine V/inizio IV e fine III secolo a.C.
La documentazione numismatica / Filippini, Erica. - STAMPA. - (2019), pp. 65-76.
La documentazione numismatica
Filippini, Erica
2019
Abstract
Esame delle monete romane provenienti dall'area dell'antica Forum Gallorum, esposte in parte presso il Museo Civico Archeologico "A.C. Simonini" di Castelfranco Emilia. Nel corso degli ultimi decenni, il territorio di Castelfranco Emilia ha riconsegnato una quantità considerevole di reperti monetali di epoca repubblicana e imperiale, ammontanti ad oltre duecento pezzi e inquadrabili complessivamente tra fine III-inizio II a.C. e IV-V secolo d.C., rinvenuti in massima parte mediante ricognizioni di superficie e solo in misura minore all'interno di contesti di scavo. Pur considerando il carattere fortuito della maggior parte dei ritrovamenti monetali, determinato in prima istanza dalle modalità di dispersione e dalle circostanze del recupero, i pezzi raccolti fino ad ora restituiscono comunque un prospetto documentale utile a delineare la composizione del numerario diffuso in ambito locale. In aggiunta ai reperti di età romana, i materiali di interesse numismatico provenienti dal territorio castelfranchese includono anche un gruzzolo formato da quindici monete in bronzo, ascrivibili a produzioni di ambito greco, italico, siceliota e siculo o sardo-punico, collocabili entro un intervallo temporale di circa due secoli, compreso tra fine V/inizio IV e fine III secolo a.C.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.