Secondo il modello dei racconti ancorati di Wagenaar (1995) i magistrati, nel percorso decisionale che conduce al verdetto, ricostruiscono il caso giudiziario attraverso una rappresentazione mentale, di forma narrativa, che viene prodotta utilizzando, preferibilmente, elementi probatori conformi alla storia rappresentata, e mettendo in secondo piano quelli difformi da essa. Questo processo ragionativo è dovuto ad una tendenza confermatoria: la validità di un‘ipotesi non risiede, tuttavia, nella sua verificabilità, ma nella possibilità di renderla disponibile alla falsificazione empirica e sperimentale. Scopo di questa ricerca è analizzare se e in che misura i magistrati utilizzano un ragionamento di tipo confermatorio e/o falsificatorio, ponendoli a confronto, inoltre, con non esperti. Hanno partecipato alla ricerca 43 soggetti (20 magistrati e 23 non esperti) che avevano il compito di leggere un caso giudiziario realmente accaduto, formulare un verdetto, indicare gli elementi di prova utilizzati e, inoltre, quelli che sarebbe stato utile acquisire in eventuali ulteriori indagini. I magistrati hanno utilizzato un maggior numero di elementi probatori [t(41)=3.41, p
F. Giusberti, R. Nori, E. Gambetti, L. Bensi (2010). Emettere una sentenza. Aspetti del processo decisionale.. MILANO : Giuffré.
Emettere una sentenza. Aspetti del processo decisionale.
GIUSBERTI, FIORELLA;NORI, RAFFAELLA;GAMBETTI, ELISA;BENSI, LUCA
2010
Abstract
Secondo il modello dei racconti ancorati di Wagenaar (1995) i magistrati, nel percorso decisionale che conduce al verdetto, ricostruiscono il caso giudiziario attraverso una rappresentazione mentale, di forma narrativa, che viene prodotta utilizzando, preferibilmente, elementi probatori conformi alla storia rappresentata, e mettendo in secondo piano quelli difformi da essa. Questo processo ragionativo è dovuto ad una tendenza confermatoria: la validità di un‘ipotesi non risiede, tuttavia, nella sua verificabilità, ma nella possibilità di renderla disponibile alla falsificazione empirica e sperimentale. Scopo di questa ricerca è analizzare se e in che misura i magistrati utilizzano un ragionamento di tipo confermatorio e/o falsificatorio, ponendoli a confronto, inoltre, con non esperti. Hanno partecipato alla ricerca 43 soggetti (20 magistrati e 23 non esperti) che avevano il compito di leggere un caso giudiziario realmente accaduto, formulare un verdetto, indicare gli elementi di prova utilizzati e, inoltre, quelli che sarebbe stato utile acquisire in eventuali ulteriori indagini. I magistrati hanno utilizzato un maggior numero di elementi probatori [t(41)=3.41, pI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.