Viene presa in esame l'attività di alcuni intellettuali gravitanti intorno all'Accademia Clementina di Pittura, Scultura e Architettura dell'Istituto delle Scienze di di Bologna, impegnati nello studio dell'antichità dopo gli scavi pompeiani. In particolare un ex gesuita, Vincenzo Requeno, ricercatore dalla personalità multiforme, che scrisse di linguistica, musica, gestualità, pittura, si impegnò nella sperimentazione della pittura all'encausto, la moda del tempo, nella convinzione che il legante a cera potesse garantire maggiore durata alle pitture. In Bologna fu coadiuvato da un altro singolare personaggio, il conte Cesare Massimiliano Gini, che gli offerse la casa, adorna di pitture all'antica, per procedere con le sperimentazioni e incise nella sua calcografia, all'insegna di Ludovico Inig, le due illustrazioni che corredano i saggi sul ristabilimento dell'antica arte de' Greci e Romani pittori che fu stampato dal Bodoni nel 1787, un circolo virtuoso che conferma non solo la vastità di interessi degli accademici anche bolognesi ma anche i modi e i metodi di trasmissione del sapere, in un'epoca in cui il cosmopolitismo fu uno valori dei più significativi.
Donatella Biagi (2022). L'antichità come futuro. Il sogno dell'antico nel Settecento europeo. Roma : Edizioni di Storia e Letteratura.
L'antichità come futuro. Il sogno dell'antico nel Settecento europeo
Donatella Biagi
2022
Abstract
Viene presa in esame l'attività di alcuni intellettuali gravitanti intorno all'Accademia Clementina di Pittura, Scultura e Architettura dell'Istituto delle Scienze di di Bologna, impegnati nello studio dell'antichità dopo gli scavi pompeiani. In particolare un ex gesuita, Vincenzo Requeno, ricercatore dalla personalità multiforme, che scrisse di linguistica, musica, gestualità, pittura, si impegnò nella sperimentazione della pittura all'encausto, la moda del tempo, nella convinzione che il legante a cera potesse garantire maggiore durata alle pitture. In Bologna fu coadiuvato da un altro singolare personaggio, il conte Cesare Massimiliano Gini, che gli offerse la casa, adorna di pitture all'antica, per procedere con le sperimentazioni e incise nella sua calcografia, all'insegna di Ludovico Inig, le due illustrazioni che corredano i saggi sul ristabilimento dell'antica arte de' Greci e Romani pittori che fu stampato dal Bodoni nel 1787, un circolo virtuoso che conferma non solo la vastità di interessi degli accademici anche bolognesi ma anche i modi e i metodi di trasmissione del sapere, in un'epoca in cui il cosmopolitismo fu uno valori dei più significativi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
ESL174 Formica_1_25-38.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per Accesso Aperto. Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate (CCBYNCND)
Dimensione
619.14 kB
Formato
Adobe PDF
|
619.14 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.