L'esperienza storica di Saturday Night Live (SNL), popolare trasmissione americana di sketch-comedy, testimonia come la comicità femminile sia riuscita a ritagliarsi un ruolo in un ambiente monopolizzato da una prospettiva di genere maschile. La necessità delle comiche di esistere come soggetti autonomi è emersa nel tempo grazie ad un’invasione delle sfere tradizionalmente riservate agli uomini, come la comicità ad argomento politico. Nei primi anni di vita di SNL (1975-1980) vi erano i segni di un protagonismo femminile crescente, in uno show visto come ultima sponda della contro-cultura giovanile. Tuttavia, nel quindicennio successivo il ruolo femminile fu ridimensionato e anche la comicità politica assunse toni misogini e una visione stereotipata della "femminilità”. Esempi di questa tendenza sono i trattamenti riservati alla candidata vicepresidenziale Geraldine Ferraro nel 1984, alla deputata Pat Schroeder nel 1988 e ad Hillary Clinton negli anni novanta. Tutte e tre furono dipinte come isteriche, doppie, maliziose e furono bersaglio di battute a sfondo sessuale. Allo stesso tempo, il ruolo ancillare di attrici e autrici portò anche ad un clima conflittuale con la produzione, tanto che diverse comiche denunciarono il clima maschilista del backstage e abbandonarono in protesta la trasmissione. Dopotutto, la tensione era latente sin dalle origini del programma: a John Belushi, uno dei primi membri del cast, viene attribuita la frase: «le donne non sono divertenti». Tuttavia, all’inizio degli anni duemila, il pubblico di SNL si è abituato ad un commento articolato della politica da parte di autrici e attrici comiche, una scelta accolta con favore dalla stampa e dall’opinione pubblica. SNL può essere un esempio fruttuoso per riflettere storicamente sui ruoli di genere, sul loro carattere conflittuale, identitario, e sui significati attribuiti loro in diversi contesti socioculturali (in questo caso l’industria culturale statunitense). Soprattutto, è un caso che può far convergere e dialogare assieme gli studi culturali sui media, la storia di genere e la storia politica.
Matteo Marinello (2022). «Women aren't funny»: lotte e strategie per il riconoscimento della comicità femminile a Saturday Night Live. Pavia : Pavia University Press.
«Women aren't funny»: lotte e strategie per il riconoscimento della comicità femminile a Saturday Night Live
Matteo Marinello
2022
Abstract
L'esperienza storica di Saturday Night Live (SNL), popolare trasmissione americana di sketch-comedy, testimonia come la comicità femminile sia riuscita a ritagliarsi un ruolo in un ambiente monopolizzato da una prospettiva di genere maschile. La necessità delle comiche di esistere come soggetti autonomi è emersa nel tempo grazie ad un’invasione delle sfere tradizionalmente riservate agli uomini, come la comicità ad argomento politico. Nei primi anni di vita di SNL (1975-1980) vi erano i segni di un protagonismo femminile crescente, in uno show visto come ultima sponda della contro-cultura giovanile. Tuttavia, nel quindicennio successivo il ruolo femminile fu ridimensionato e anche la comicità politica assunse toni misogini e una visione stereotipata della "femminilità”. Esempi di questa tendenza sono i trattamenti riservati alla candidata vicepresidenziale Geraldine Ferraro nel 1984, alla deputata Pat Schroeder nel 1988 e ad Hillary Clinton negli anni novanta. Tutte e tre furono dipinte come isteriche, doppie, maliziose e furono bersaglio di battute a sfondo sessuale. Allo stesso tempo, il ruolo ancillare di attrici e autrici portò anche ad un clima conflittuale con la produzione, tanto che diverse comiche denunciarono il clima maschilista del backstage e abbandonarono in protesta la trasmissione. Dopotutto, la tensione era latente sin dalle origini del programma: a John Belushi, uno dei primi membri del cast, viene attribuita la frase: «le donne non sono divertenti». Tuttavia, all’inizio degli anni duemila, il pubblico di SNL si è abituato ad un commento articolato della politica da parte di autrici e attrici comiche, una scelta accolta con favore dalla stampa e dall’opinione pubblica. SNL può essere un esempio fruttuoso per riflettere storicamente sui ruoli di genere, sul loro carattere conflittuale, identitario, e sui significati attribuiti loro in diversi contesti socioculturali (in questo caso l’industria culturale statunitense). Soprattutto, è un caso che può far convergere e dialogare assieme gli studi culturali sui media, la storia di genere e la storia politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.