Gayōmart e Adamo: Simmetrie e Asimmetrie tra Zoroastrismo e mondo islamo-giudaico-cristiano.

The frequent and direct association between Gayōmart and Adam, well attested within the Arabo-Islamic literary tradition, hides a number of embarrassing ethnic and cultural problems emerging from the taboo of the incest and directly connected with the impending desire to accommodate the origin of humanity, as inevitably generated by a couple of siblings, within a moral covered scheme, and in spite of the totally different sexual ethics of the Mazdean tradition. In the framework of this operation, the comparison with the Zoroastrian customs, which emphasized the habit of the next-of-kin marriage, presented a serious problem of moral nature. Then, the necessary accommodation of the origin of humanity was given a special solution, in which the story of J̌im e J̌imāg or of Mašyā e Mašyāne had no particular weight, and were practically covered, while an isolated Gayōmart, devoid of any emphasis for the union with his own mother, was identified with Adam.

La diretta associazione tra Gayōmart e Adamo, ampiamente documentata nelle letterature di epoca post-sasanide, nasconde una serie di problemi di natura etno-culturale legati al tabù dell’incesto ed alla ricezione e presentazione di una tradizione concernente l’origine dell’umanità in cui un tema molto sensibile e imbarazzante quale quello delle unioni consanguinee non poneva invece alcuna difficoltà, anzi esso risultava come un punto di onore e di vanto. In questo contesto, l’enfasi per le vicende di J̌im e J̌imāg o di Mašyā e Mašyāne, facilmente sovrapponibili a quelle di Adamo ed Eva, svaniscono radicalmente per lasciare spazio al ruolo di Gayōmart (senza la presenza di sua madre e compagna Spendarmad), assimilato così ad un Adamo islamo-giudaico-cristiano.