Il contributo intende restituire l’esperienza maturata in qualità di co-progettatrice, coordinatrice e docente della clinica legale “Vittime, discriminazioni e diritto” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Nella prima parte verranno raccontati la nascita e i successivi sviluppi della clinica legale bolognese ed esplicitato il ruolo di antropologa all’interno del progetto clinico. Nella seconda parte del saggio ci si concentrerà su due aspetti ritenuti fondamentali: da un lato le sfide poste dall’insegnamento clinico (tanto per gli studenti ma altresì per docenti e avvocati), dall’altro il potenziale trasformativo di questo particolare learning by doing rispetto ai classici metodi di insegnamento. L’attività delle cliniche del diritto sviluppate nel dipartimento bolognese offrono uno stimolante spazio di innovazione teorica in stretta connessione con un necessario ripensamento della metodologia didattica, caratterizzata da un duplice obiettivo: migliorare la capacità di trasmettere le adeguate competenze professionali ai futuri giuristi, adeguandole alle sfide poste dal mondo contemporaneo, nonché permettere di creare un contesto in cui poter trattare i nodi problematici (sia dal punto di vista pedagogico, sia da quello tecnico) soggiacenti l’insegnamento e la pratica del diritto. Se da un lato le cliniche legali richiedono una premurosa attenzione rispetto agli aspetti tecnici del diritto, dall’altro - dialogando con le necessità pragmatiche della professione - aprono ai complessi mondi del “saper essere” e del “saper fare”, offrendo così una ricchissima occasione di confronto. Obiettivo dell’elaborato è dimostrare come il sapere condiviso e co-creato dall’esperienza di clinica legale possa essere foriero di empowerment e resilienza per tutti i diversi soggetti coinvolti, trasformando questo particolare insegnamento in uno spazio privilegiato per sperimentare metodologie inclusive e partecipate.
Stefania Spada (2022). La clinica del diritto come spazio di cambiamento condiviso. Milano : Ledizioni.
La clinica del diritto come spazio di cambiamento condiviso
Stefania Spada
2022
Abstract
Il contributo intende restituire l’esperienza maturata in qualità di co-progettatrice, coordinatrice e docente della clinica legale “Vittime, discriminazioni e diritto” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Nella prima parte verranno raccontati la nascita e i successivi sviluppi della clinica legale bolognese ed esplicitato il ruolo di antropologa all’interno del progetto clinico. Nella seconda parte del saggio ci si concentrerà su due aspetti ritenuti fondamentali: da un lato le sfide poste dall’insegnamento clinico (tanto per gli studenti ma altresì per docenti e avvocati), dall’altro il potenziale trasformativo di questo particolare learning by doing rispetto ai classici metodi di insegnamento. L’attività delle cliniche del diritto sviluppate nel dipartimento bolognese offrono uno stimolante spazio di innovazione teorica in stretta connessione con un necessario ripensamento della metodologia didattica, caratterizzata da un duplice obiettivo: migliorare la capacità di trasmettere le adeguate competenze professionali ai futuri giuristi, adeguandole alle sfide poste dal mondo contemporaneo, nonché permettere di creare un contesto in cui poter trattare i nodi problematici (sia dal punto di vista pedagogico, sia da quello tecnico) soggiacenti l’insegnamento e la pratica del diritto. Se da un lato le cliniche legali richiedono una premurosa attenzione rispetto agli aspetti tecnici del diritto, dall’altro - dialogando con le necessità pragmatiche della professione - aprono ai complessi mondi del “saper essere” e del “saper fare”, offrendo così una ricchissima occasione di confronto. Obiettivo dell’elaborato è dimostrare come il sapere condiviso e co-creato dall’esperienza di clinica legale possa essere foriero di empowerment e resilienza per tutti i diversi soggetti coinvolti, trasformando questo particolare insegnamento in uno spazio privilegiato per sperimentare metodologie inclusive e partecipate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.