Al fine di ridurre l'inquinamento dei corsi d'acqua da antibiotici sulfamidici e di limitare quindi i fenomeni di resistenza batterica associati alla loro persistenza nell'ambiente, l'UR di Bologna intende mettere a punto un metodo per rimuovere tali antibiotici dai corpi idrici tramite l'utilizzo di minerali zeolitici. Alcune zeoliti, già selezionate dall'UR di Ferrara per le caratteristiche dimensionali dei pori adatte ad ospitare le molecole di sulfamidico, sono state valutate positivamente dall'UR di Bologna all'adsorbimento di sulfamidici da mezzi acquosi grazie alla cinetica favorevole (fino a 25 g di antibiotico in meno di 1 min). Le famiglie di zeoliti, economiche e facili da recuperare, che saranno testate ai fini dell'adsorbimento di sulfamidici da mezzo acquoso sono: ° mordenite ° faujasite Y ° ferrierite ° silicalite I sulfamidici candidati a questo studio sono tra i principi attivi più frequentemente ritrovati nei corpi idrici e più in generale nell'ambiente. Le molecole, caratterizzate da un diverso ingombro sterico grazie ai diversi sostituenti all'anello eterociclico e da una diversa acidità del gruppo solfonamidico, sono: ° sulfadiazina (4-amino-N-pyrimidin-2-yl-benzenesulfonamide, MW 250 g/mol, pKa 6.5) ° sulfametazina (4-amino-N-(4,6-dimethylpyrimidin-2-yl)benzenesulfonamide, MW 270 g/mol, pKa 7.4) ° sulfacloropiridazina (4-amino-N-(6-chloro-3-pyridazinyl)benzenesulfonamide, MW 284 g/mol, pKa 5.6) ° sulfametossazolo (4-amino-N-(5-methylisoxazol-3-yl)-benzenesulfonamide, MW 253 g/mol, pKa 5.7) L'attività dell'UR di Bologna si articolerà nei seguenti punti: Step 1. Adsorbimento Step 2. Desorbimento Step 3. Interazione tra sulfamidici e zeoliti
Prof. Alberto Alberti (Responsabile Nazionale - Università di Ferrara), Dott.ssa Ilaria Braschi (Responsabile dell'Unità Locale - Università di Bologna) (2008). Rimozione di antibiotici sulfamidici da acque contaminate tramite adsorbimento su zeoliti.
Rimozione di antibiotici sulfamidici da acque contaminate tramite adsorbimento su zeoliti
BRASCHI, ILARIA
2008
Abstract
Al fine di ridurre l'inquinamento dei corsi d'acqua da antibiotici sulfamidici e di limitare quindi i fenomeni di resistenza batterica associati alla loro persistenza nell'ambiente, l'UR di Bologna intende mettere a punto un metodo per rimuovere tali antibiotici dai corpi idrici tramite l'utilizzo di minerali zeolitici. Alcune zeoliti, già selezionate dall'UR di Ferrara per le caratteristiche dimensionali dei pori adatte ad ospitare le molecole di sulfamidico, sono state valutate positivamente dall'UR di Bologna all'adsorbimento di sulfamidici da mezzi acquosi grazie alla cinetica favorevole (fino a 25 g di antibiotico in meno di 1 min). Le famiglie di zeoliti, economiche e facili da recuperare, che saranno testate ai fini dell'adsorbimento di sulfamidici da mezzo acquoso sono: ° mordenite ° faujasite Y ° ferrierite ° silicalite I sulfamidici candidati a questo studio sono tra i principi attivi più frequentemente ritrovati nei corpi idrici e più in generale nell'ambiente. Le molecole, caratterizzate da un diverso ingombro sterico grazie ai diversi sostituenti all'anello eterociclico e da una diversa acidità del gruppo solfonamidico, sono: ° sulfadiazina (4-amino-N-pyrimidin-2-yl-benzenesulfonamide, MW 250 g/mol, pKa 6.5) ° sulfametazina (4-amino-N-(4,6-dimethylpyrimidin-2-yl)benzenesulfonamide, MW 270 g/mol, pKa 7.4) ° sulfacloropiridazina (4-amino-N-(6-chloro-3-pyridazinyl)benzenesulfonamide, MW 284 g/mol, pKa 5.6) ° sulfametossazolo (4-amino-N-(5-methylisoxazol-3-yl)-benzenesulfonamide, MW 253 g/mol, pKa 5.7) L'attività dell'UR di Bologna si articolerà nei seguenti punti: Step 1. Adsorbimento Step 2. Desorbimento Step 3. Interazione tra sulfamidici e zeolitiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.