La riflessione critica sulle influenze della cultura di massa sulla formazione, sull’opportunità di un confronto — e, per alcuni, di un avvicinamento — fra il mondo della scuola e quello dei media, sul rapporto tra l’educazione definita “formale” e i circuiti mediali della scuola parallela, definita “informale”, non ha certo avuto inizio con la “rivoluzione digitale”, ma con il suo sopraggiungere si è sicuramente complicata. Le metamorfosi di origine culturale e tecnologica che sono confluite nell’affermarsi di Internet come ultima tappa dell’evoluzione dei mass media chiamano in causa competenze diverse rispetto a quelle implicate nei contesti tradizionali. Ma le new media literacies richieste nei nuovi ambienti sono ancora in gran parte acquisite come esito di personali e autonome intuizioni, mentre nei contesti più formali si stenta a mettere a punto insegnamenti sistematici e mirati. Il vuoto formativo che si è creato acuisce la separazione tra esperienza scolastica ed extrascolastica, e depaupera la formazione dei giovani, li lascia soli quando si tratta di mettere a punto strategie autoregolamentative e diversificate a seconda dei diversi ambienti testuali e, come sappiamo, c’è chi riesce ad attivare processi adeguati in modo intuitivo, ma nella stragrande maggioranza dei casi questo non succede.
Carioli, S. (2018). Insegnare nei nuovi scenari mediatici. Una scommessa pedagogica. Ariccia (RM) : Aracne.
Insegnare nei nuovi scenari mediatici. Una scommessa pedagogica
Carioli, Stefania
2018
Abstract
La riflessione critica sulle influenze della cultura di massa sulla formazione, sull’opportunità di un confronto — e, per alcuni, di un avvicinamento — fra il mondo della scuola e quello dei media, sul rapporto tra l’educazione definita “formale” e i circuiti mediali della scuola parallela, definita “informale”, non ha certo avuto inizio con la “rivoluzione digitale”, ma con il suo sopraggiungere si è sicuramente complicata. Le metamorfosi di origine culturale e tecnologica che sono confluite nell’affermarsi di Internet come ultima tappa dell’evoluzione dei mass media chiamano in causa competenze diverse rispetto a quelle implicate nei contesti tradizionali. Ma le new media literacies richieste nei nuovi ambienti sono ancora in gran parte acquisite come esito di personali e autonome intuizioni, mentre nei contesti più formali si stenta a mettere a punto insegnamenti sistematici e mirati. Il vuoto formativo che si è creato acuisce la separazione tra esperienza scolastica ed extrascolastica, e depaupera la formazione dei giovani, li lascia soli quando si tratta di mettere a punto strategie autoregolamentative e diversificate a seconda dei diversi ambienti testuali e, come sappiamo, c’è chi riesce ad attivare processi adeguati in modo intuitivo, ma nella stragrande maggioranza dei casi questo non succede.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.