L’articolo prende le mosse da un’annotazione di Francesco Maria Vialardi a margine della canzone Ecco, già d’Oriente i raggi vibra, contenuta in un esemplare della princeps della Gerusalemme Conquistata di Torquato Tasso. La nota di Vialardi si rivela un originale sostegno per rileggere il nesso fra la lirica amorosa tassiana e la materia pastorale attraverso la Diana di Jorge de Montemayor. Nello specifico, l’interesse di Vialardi ricade sulla tensione immaginativa tassiana presente nel XII e XIII libro della Conquistata, che descrive la peregrinatio amoris vissuta dall’eroe Riccardo al cospetto delle arti seduttive della maga Armida. Al di là dell’auctoritas offerta dal Canzoniere del Petrarca e dal testo del Giudicio, la forza immaginativa di questo episodio tassiano porta Vialardi a recuperare un’annotazione di Giuseppe Orologi inclusa nella riduzione in ottava rima delle Metamorfosi di Ovidio realizzata da Giovanni Andrea dell’Anguillara. L’ulteriore spunto per il commento relativo alla descrizione dei palazzi di Armida e del mago Filaliteo giunge a Vialardi sempre dalla pastorale di Jorge de Montemayor e in particolare dalla rappresentazione della residenza della saggia Felicia. Da questa comparazione prende vita l’originale tesi del nostro postillatore della Conquistata di rinvenire nella figura del mago tassiano Filaliteo il profilo dell’accademico Affidato di Pavia Lucillus Philaltheus, ossia Lucillo Maggi.
Vaccaro Luca (2021). Come un "vago augel" che "di novo impiuma". Nella "pittura amorosa" della Conquistata.. Città di Castello (PG) : I libri di Emil [10.17457/9788866804017_MH3].
Come un "vago augel" che "di novo impiuma". Nella "pittura amorosa" della Conquistata.
Vaccaro Luca
2021
Abstract
L’articolo prende le mosse da un’annotazione di Francesco Maria Vialardi a margine della canzone Ecco, già d’Oriente i raggi vibra, contenuta in un esemplare della princeps della Gerusalemme Conquistata di Torquato Tasso. La nota di Vialardi si rivela un originale sostegno per rileggere il nesso fra la lirica amorosa tassiana e la materia pastorale attraverso la Diana di Jorge de Montemayor. Nello specifico, l’interesse di Vialardi ricade sulla tensione immaginativa tassiana presente nel XII e XIII libro della Conquistata, che descrive la peregrinatio amoris vissuta dall’eroe Riccardo al cospetto delle arti seduttive della maga Armida. Al di là dell’auctoritas offerta dal Canzoniere del Petrarca e dal testo del Giudicio, la forza immaginativa di questo episodio tassiano porta Vialardi a recuperare un’annotazione di Giuseppe Orologi inclusa nella riduzione in ottava rima delle Metamorfosi di Ovidio realizzata da Giovanni Andrea dell’Anguillara. L’ulteriore spunto per il commento relativo alla descrizione dei palazzi di Armida e del mago Filaliteo giunge a Vialardi sempre dalla pastorale di Jorge de Montemayor e in particolare dalla rappresentazione della residenza della saggia Felicia. Da questa comparazione prende vita l’originale tesi del nostro postillatore della Conquistata di rinvenire nella figura del mago tassiano Filaliteo il profilo dell’accademico Affidato di Pavia Lucillus Philaltheus, ossia Lucillo Maggi.File | Dimensione | Formato | |
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