Il contributo prende in esame uno dei percorsi di istruzione superiore svolti all’esterno delle università, ovvero quei collegi che, dalla metà del XVI secolo, assunsero come proprio compito l’istruzione dei giovani appartenenti alla nobiltà e alle aristocrazie cittadine (seminaria nobilium), cioè a quel ceto destinato, per alcuni secoli, a occupare i vertici delle classi dirigenti. La fortuna di quell’istituzione e del relativo progetto formativo viene ripercorsa presentando il ruolo di alcuni collegi diretti da gesuiti (Bologna, Ravenna, Siena, Parma), somaschi (Clementino di Roma), congregazioni di sacerdoti secolari (San Carlo di Modena), o promossi da esponenti della stessa nobiltà (Accademia degli Ardenti di Bologna). Ci si è avvalsi di un database dei convittori nel quale sono confluite una varietà di informazioni attinte da fonti manoscritte, a stampa, iconografiche, che hanno consentito di ricostruire, almeno in parte, i dati biografici e il ruolo sociale successivamente ricoperto da alcuni di essi e l’area di influenza di ciascun collegio.
Maggiulli, I. (2022). Percorsi formativi esterni alle università. I collegi per nobili in Italia (secoli XVI-XVIII). Bologna : il Mulino.
Percorsi formativi esterni alle università. I collegi per nobili in Italia (secoli XVI-XVIII)
Maggiulli, Ilaria
2022
Abstract
Il contributo prende in esame uno dei percorsi di istruzione superiore svolti all’esterno delle università, ovvero quei collegi che, dalla metà del XVI secolo, assunsero come proprio compito l’istruzione dei giovani appartenenti alla nobiltà e alle aristocrazie cittadine (seminaria nobilium), cioè a quel ceto destinato, per alcuni secoli, a occupare i vertici delle classi dirigenti. La fortuna di quell’istituzione e del relativo progetto formativo viene ripercorsa presentando il ruolo di alcuni collegi diretti da gesuiti (Bologna, Ravenna, Siena, Parma), somaschi (Clementino di Roma), congregazioni di sacerdoti secolari (San Carlo di Modena), o promossi da esponenti della stessa nobiltà (Accademia degli Ardenti di Bologna). Ci si è avvalsi di un database dei convittori nel quale sono confluite una varietà di informazioni attinte da fonti manoscritte, a stampa, iconografiche, che hanno consentito di ricostruire, almeno in parte, i dati biografici e il ruolo sociale successivamente ricoperto da alcuni di essi e l’area di influenza di ciascun collegio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.