In campo scolastico ed educativo (lo stesso si potrebbe dire per l’ambito della salute), a partire dagli anni Ottanta, il bisogno diffuso di far fronte a ogni forma di pericolo, reale o percepito, che potesse rappresentare una eventuale minaccia alla incolumità dei bambini, andava assumendo dei connotati macroscopici. Si è diffusa così una sorta di parossismo preventivo, puntando alla eliminazione di ogni possibile situazione (materiali, ambienti, esperienze…) che comportasse qualche livello di rischio, secondo un’idea di educazione che, per garantire sicurezza, diventava asettica e anestetica. In preda alla paura di incorrere in denunce e procedure giudiziarie da parte di genitori per il risarcimento di danni legati a possibili incidenti in cui un bambino potrebbe incorrere, le insegnanti preferiscono astenersi dallo svolgimento di attività che esulano dall’ordinaria staticità didattica. Un meccanismo perverso ha fatto sì che la migliore prevenzione del rischio sia la proibizione dell’esperienza. C’è da chiedersi come e perché si sia arrivati a questo.
Farné, R. (2022). Rischiando s'impara. Parma : Junior-Bambini.
Rischiando s'impara
Roberto Farné
2022
Abstract
In campo scolastico ed educativo (lo stesso si potrebbe dire per l’ambito della salute), a partire dagli anni Ottanta, il bisogno diffuso di far fronte a ogni forma di pericolo, reale o percepito, che potesse rappresentare una eventuale minaccia alla incolumità dei bambini, andava assumendo dei connotati macroscopici. Si è diffusa così una sorta di parossismo preventivo, puntando alla eliminazione di ogni possibile situazione (materiali, ambienti, esperienze…) che comportasse qualche livello di rischio, secondo un’idea di educazione che, per garantire sicurezza, diventava asettica e anestetica. In preda alla paura di incorrere in denunce e procedure giudiziarie da parte di genitori per il risarcimento di danni legati a possibili incidenti in cui un bambino potrebbe incorrere, le insegnanti preferiscono astenersi dallo svolgimento di attività che esulano dall’ordinaria staticità didattica. Un meccanismo perverso ha fatto sì che la migliore prevenzione del rischio sia la proibizione dell’esperienza. C’è da chiedersi come e perché si sia arrivati a questo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.