Questo capitolo propone una lettura dello spazio post-jugoslavo attraverso la lente dei fenomeni migratori che lo hanno caratterizzato negli ultimi tre decenni. Infatti, tale analisi offre un’utile chiave interpretativa per comprendere, tra continuità ed elementi di novità, le trasformazioni economiche e politiche che hanno interessato l’area. Da un lato, all’indomani della fine del conflitto i Balcani sono rimasti un’area di forte emigrazione da parte di giovani, i quali hanno “votato con i piedi” di fronte ai limitati passi avanti fatti registrare in materia di sviluppo, democratizzazione e riconciliazione. Dall’altro, i recenti flussi di richiedenti asilo e migranti economici lungo la Rotta balcanica e gli allarmanti dati su fertilità e calo demografico interno impongono una riflessione sul presente, e soprattutto sul futuro di queste società. Ai ritmi attuali, alcune stime prevedono per i prossimi 40 anni un calo della popolazione dell’area balcanica superiore al 15%, nonché importanti cambiamenti strutturali in quasi tutti i paesi che ne fanno parte. Analizzando i dati raccolti presso gli uffici statistici nazionali e gli studi sulle dinamiche migratorie, il capitolo esplorerà i flussi migratori nello spazio post-jugoslavo, facendo luce sul loro ambivalente significato di dinamismo e interconnessione da un lato, e di disfunzionalità politica ed economica dall’altro.
Zoppi, M. (2021). La storia fatta “con i piedi”: trent’anni di movimenti migratori nella regione ex-jugoslava. Roma : Editrice Apes srl società unipersonale.
La storia fatta “con i piedi”: trent’anni di movimenti migratori nella regione ex-jugoslava
zoppi marco
2021
Abstract
Questo capitolo propone una lettura dello spazio post-jugoslavo attraverso la lente dei fenomeni migratori che lo hanno caratterizzato negli ultimi tre decenni. Infatti, tale analisi offre un’utile chiave interpretativa per comprendere, tra continuità ed elementi di novità, le trasformazioni economiche e politiche che hanno interessato l’area. Da un lato, all’indomani della fine del conflitto i Balcani sono rimasti un’area di forte emigrazione da parte di giovani, i quali hanno “votato con i piedi” di fronte ai limitati passi avanti fatti registrare in materia di sviluppo, democratizzazione e riconciliazione. Dall’altro, i recenti flussi di richiedenti asilo e migranti economici lungo la Rotta balcanica e gli allarmanti dati su fertilità e calo demografico interno impongono una riflessione sul presente, e soprattutto sul futuro di queste società. Ai ritmi attuali, alcune stime prevedono per i prossimi 40 anni un calo della popolazione dell’area balcanica superiore al 15%, nonché importanti cambiamenti strutturali in quasi tutti i paesi che ne fanno parte. Analizzando i dati raccolti presso gli uffici statistici nazionali e gli studi sulle dinamiche migratorie, il capitolo esplorerà i flussi migratori nello spazio post-jugoslavo, facendo luce sul loro ambivalente significato di dinamismo e interconnessione da un lato, e di disfunzionalità politica ed economica dall’altro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.