La riflessione teologica di Bonaventura da Bagnoregio può es- sere in larga parte considerata una storia della relazione dell’uomo con il mondo, tanto che quest’ultimo sembra acquisire significato e valore solo per come si costituisce all’interno del processo conoscitivo umano. Non si tratta semplicemente di una conseguenza della fortunata analogia microcosmo-macrocosmo, che senz’altro rappresenta uno dei tratti caratteristici dell’antropologia bonaventuriana, bensì del risultato di una serie di considerazioni, formulate già nei Commentaria in quattuor libros Sententiarum e poi sistematizzate nel Breviloquium, che fanno dell’uomo «colui per cui tutte le cose sono state create» (propter quem omnia facta sunt) e del mondo «una casa edificata per l’uomo dall’artefice sommo» (domus a summo opifice homini fabricata).
Colli, A. (2021). Che colpa ne hanno le pecore? La natura agens determinatum e la caduta dell’uomo nel Commento alle Sentenze di Bonaventura da Bagnoregio. Trento : Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia.
Che colpa ne hanno le pecore? La natura agens determinatum e la caduta dell’uomo nel Commento alle Sentenze di Bonaventura da Bagnoregio
Colli, Andrea
2021
Abstract
La riflessione teologica di Bonaventura da Bagnoregio può es- sere in larga parte considerata una storia della relazione dell’uomo con il mondo, tanto che quest’ultimo sembra acquisire significato e valore solo per come si costituisce all’interno del processo conoscitivo umano. Non si tratta semplicemente di una conseguenza della fortunata analogia microcosmo-macrocosmo, che senz’altro rappresenta uno dei tratti caratteristici dell’antropologia bonaventuriana, bensì del risultato di una serie di considerazioni, formulate già nei Commentaria in quattuor libros Sententiarum e poi sistematizzate nel Breviloquium, che fanno dell’uomo «colui per cui tutte le cose sono state create» (propter quem omnia facta sunt) e del mondo «una casa edificata per l’uomo dall’artefice sommo» (domus a summo opifice homini fabricata).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.