Lucio Quinzio Flaminino e Catone nella narrazione liviana fra tradizione e censura (39, 42-43)

A partire dal racconto di Livio 39,42-43, si esaminano le varie ricostruzioni dell'episodio della cacciata dal senato di Lucio Quinzio Flaminino ad opera di Catone nel 184 a.C. in seguito a un fatto di sangue che lo vide protagonista in Gallia, dove, secondo Livio, egli avrebbe ucciso un nobile transfuga dei Boi per il solo diletto di un suo giovane amante. La versione che Livio offre dell'accaduto si discosta da quella di Valerio Anziate, respinta polemicamente dall'autore come infondata, ma che appare maggioritaria nella restante tradizione, nella quale l'ucciso sarebbe un condannato a morte e non un transfuga e l'amante sarebbe una meretrix. L'analisi della tradizione dell'episodio sembra indicare nella versione di Anziate la ricostruzione più attendibile della vicenda.