Il contributo illustra il ruolo assegnato ai laici nell'ecclesiologia carolingia e l'esercizio (sia pure secondo modalità non ancora pienamente istituzionalizzate) di una funzione di paternità spirituale, nei confronti dei laici eminenti (sovrani ed aristocratici), da parte di vescovi o monaci. Vengono esaminate in particolare le opere (definite "specula") di Paolino di Aquileia, Alcuino, Smaragdo, Giona di Orléans, Incmaro di Reims. Tuttavia almeno in un caso (quello dell'aristocratica Dhuoda, modie di Bernardo di Settimania) i laici non sono solo destinatari della direzione spirituale ma protagonisti primari, ed emerge una soggettività laicale e femminile: quella, appunto, di una donna di estrazione aristocratica che redige un'opera, il "Liber manualis", per il figlio Guglielmo, del qualer si presenta come l'educatrice primaria, accanto al clero ma con un suo ruolo specifico ed insostituibile.
La direzione spirituale dei laici in età carolingia
SAVIGNI, RAFFAELE
2010
Abstract
Il contributo illustra il ruolo assegnato ai laici nell'ecclesiologia carolingia e l'esercizio (sia pure secondo modalità non ancora pienamente istituzionalizzate) di una funzione di paternità spirituale, nei confronti dei laici eminenti (sovrani ed aristocratici), da parte di vescovi o monaci. Vengono esaminate in particolare le opere (definite "specula") di Paolino di Aquileia, Alcuino, Smaragdo, Giona di Orléans, Incmaro di Reims. Tuttavia almeno in un caso (quello dell'aristocratica Dhuoda, modie di Bernardo di Settimania) i laici non sono solo destinatari della direzione spirituale ma protagonisti primari, ed emerge una soggettività laicale e femminile: quella, appunto, di una donna di estrazione aristocratica che redige un'opera, il "Liber manualis", per il figlio Guglielmo, del qualer si presenta come l'educatrice primaria, accanto al clero ma con un suo ruolo specifico ed insostituibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.