Nel documentario Almost nothing – Cern: Experimental City (2018), viene mostrata la vita di ricercatori e ricercatrici che lavorano (presso) nel centro di ricerca dell’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. In una delle scene più belle del documentario un ricercatore afferma che il vero luogo in cui prendono forma le idee e le ipotesi, quelle che hanno spesso portato alle grandi scoperte del centro, è la caffetteria. In quel luogo, ricercatori e ricercatrici di diverso ordine e grado si trovano informalmente, si confrontano, scherzano e discutono. Analogamente, le idee alla base del convegno da cui è scaturito questo volume si sono progressivamente formate tra il flusso – libero e informale – di chiacchiere e riflessioni sorte spontaneamente tra alcuni degli autori e delle autrici dei testi che seguono. Partendo da queste riflessioni, abbiamo partecipato al bando Cassini Junior dell’ambasciata francese in Italia, riuscendo ad ottenere i fondi necessari all’organizzazione di una giornata di studi sul tema della Cittadinanza, che avrebbe dovuto avere luogo presso l’ateneo bolognese nel marzo del 2019. L’irruzione della pandemia di Covid-19 ci ha impedito di realizzare l’evento in presenza, relegando l’incontro – che nel frattempo è finito per essere posticipato al dicembre 2020 – nella stanza virtuale di Microsoft Teams. Di conseguenza, i fondi originari sono stati investiti nella pubblicazione di questo volume, che raccoglie alcuni degli interventi presentati durante la giornata di studi. Diversi modi di studiare e raccontare la cittadinanza sono qui presentati attraverso l’antropologia, la storia e la sociologia. Federico Chiaricati ci mostra come il concetto di cittadinanza possa essere usato per includere/escludere determinati gruppi sociali sulla base di razza, sesso e classe e come questi diversi soggetti possano sfidare queste definizioni o accettarle attraverso il consumo. Gabriele Montalbano ricostruisce le gerarchizzazioni insite all’interno dello statuto giuridico della cittadinanza, nel momento in cui questo viene traslato all’interno dello spazio coloniale italiano, evidenziando il suo uso strategico nella costruzione della subalternità politica del soggetto coloniale. Attraverso una ricerca etnografica, Giulia Consoli riflette sulla mobilitazione di lessici e pratiche di cittadinanza nelle intersezioni tra i percorsi di costruzione della figura di “tutore volontario” e la stratificazione delle categorie giuridiche che informano la giurisprudenza italiana e europea in materia di “minori stranieri non accompagnati”. Infine, Giada Coleandro, grazie alla sua prospettiva “energetica”, ci permette di unire la prospettiva del consumo con quella delle migrazioni, rimarcando quanti fattori intervengano nel definire i confini dello spazio pubblico e del dispositivo cittadinanza, dispositivo che va ben oltre l’ambito strettamente giuridico. L’assemblaggio di questi testi restituisce un paesaggio concettuale variegato, in cui emergono le contraddizioni e i conflitti che si agitano intorno alla categoria politico-giuridica della cittadinanza, che riteniamo di assoluto interesse per rilanciare il dibattito su questo dispositivo in territori analitici in formazione.
Menditto, P., Pizzirani, S. (2022). Le strade della cittadinanza. Le società europee tra benessere e mobilità. Bologna : Bologna University Press.
Le strade della cittadinanza. Le società europee tra benessere e mobilità
Pasquale Menditto
;Silvia Pizzirani
2022
Abstract
Nel documentario Almost nothing – Cern: Experimental City (2018), viene mostrata la vita di ricercatori e ricercatrici che lavorano (presso) nel centro di ricerca dell’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. In una delle scene più belle del documentario un ricercatore afferma che il vero luogo in cui prendono forma le idee e le ipotesi, quelle che hanno spesso portato alle grandi scoperte del centro, è la caffetteria. In quel luogo, ricercatori e ricercatrici di diverso ordine e grado si trovano informalmente, si confrontano, scherzano e discutono. Analogamente, le idee alla base del convegno da cui è scaturito questo volume si sono progressivamente formate tra il flusso – libero e informale – di chiacchiere e riflessioni sorte spontaneamente tra alcuni degli autori e delle autrici dei testi che seguono. Partendo da queste riflessioni, abbiamo partecipato al bando Cassini Junior dell’ambasciata francese in Italia, riuscendo ad ottenere i fondi necessari all’organizzazione di una giornata di studi sul tema della Cittadinanza, che avrebbe dovuto avere luogo presso l’ateneo bolognese nel marzo del 2019. L’irruzione della pandemia di Covid-19 ci ha impedito di realizzare l’evento in presenza, relegando l’incontro – che nel frattempo è finito per essere posticipato al dicembre 2020 – nella stanza virtuale di Microsoft Teams. Di conseguenza, i fondi originari sono stati investiti nella pubblicazione di questo volume, che raccoglie alcuni degli interventi presentati durante la giornata di studi. Diversi modi di studiare e raccontare la cittadinanza sono qui presentati attraverso l’antropologia, la storia e la sociologia. Federico Chiaricati ci mostra come il concetto di cittadinanza possa essere usato per includere/escludere determinati gruppi sociali sulla base di razza, sesso e classe e come questi diversi soggetti possano sfidare queste definizioni o accettarle attraverso il consumo. Gabriele Montalbano ricostruisce le gerarchizzazioni insite all’interno dello statuto giuridico della cittadinanza, nel momento in cui questo viene traslato all’interno dello spazio coloniale italiano, evidenziando il suo uso strategico nella costruzione della subalternità politica del soggetto coloniale. Attraverso una ricerca etnografica, Giulia Consoli riflette sulla mobilitazione di lessici e pratiche di cittadinanza nelle intersezioni tra i percorsi di costruzione della figura di “tutore volontario” e la stratificazione delle categorie giuridiche che informano la giurisprudenza italiana e europea in materia di “minori stranieri non accompagnati”. Infine, Giada Coleandro, grazie alla sua prospettiva “energetica”, ci permette di unire la prospettiva del consumo con quella delle migrazioni, rimarcando quanti fattori intervengano nel definire i confini dello spazio pubblico e del dispositivo cittadinanza, dispositivo che va ben oltre l’ambito strettamente giuridico. L’assemblaggio di questi testi restituisce un paesaggio concettuale variegato, in cui emergono le contraddizioni e i conflitti che si agitano intorno alla categoria politico-giuridica della cittadinanza, che riteniamo di assoluto interesse per rilanciare il dibattito su questo dispositivo in territori analitici in formazione.| File | Dimensione | Formato | |
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