Il dibattito attuale sul regime di tassazione dei porti in Italia

Since 2013, European port systems have been subject to scrupulous scrutiny by the EU Commission in order to ensure full compliance with the principles of free competition and economic initiative in the internal market. However, the pursuit of this objective in the European port landscape would seem to be made more difficult due to the issue of the taxation regime to which Italian ports (and not only) are actually subject. In particular, in the opinion of the Commission, the exemption of the European port (systems) from corporate income tax, as well as the nature and functions of the Italian Port Authorities are sufficient elements to raise the doubt that there is an unlawful State aid pursuant to of the art. 107 TFEU. The contribution therefore aims to analyse the evolution of the debate on the subject - which is political, even before legal - and the opposing positions supported in recent years by the European Commission and the Italian authorities, in search of a difficult equilibrium. The focal point of the analysis is therefore about the qualification of the Port Authorities as non-economic public bodies pursuant to Law no 84/1994 and shared by Italian doctrine and case-law. Finally, the paper will take into account the future prospects that are offered to Italy, which has now come to an obligatory crossroads.

A far data dal 2013 i sistemi portuali europei sono sottoposti allo scrupoloso vaglio della Commissione UE allo scopo di garantire il pieno rispetto dei principi di libera concorrenza e iniziativa economica nel mercato interno. Tuttavia, il perseguimento di tale obiettivo nel panorama portuale europeo sembrerebbe essere reso ancor più difficile in ragione della questione del regime di tassazione cui sono concretamente assoggettati i porti italiani (e non solo). In particolare, a parere della Commissione, l’esenzione degli stessi dall’imposta sul reddito delle società, nonché la natura e le funzioni delle AdSP sono elementi sufficienti a far sorgere il dubbio che si sia in presenza di un aiuto di Stato illegittimo ai sensi dell’art. 107 TFUE. Il contributo si propone, pertanto, di analizzare l’evoluzione del dibattito sul tema - che è politico, prima ancora che giuridico – e le contrapposte posizioni sostenute in questi ultimi anni dalla Commissione europea e dalle autorità italiane, alla ricerca di un difficile punto di equilibrio. Il punto focale dell’analisi risulta, dunque, la qualificazione delle Autorità di Sistema Portuale quali enti pubblici non economici voluta dalla legge n. 84/1994 e condivisa dalla dottrina e dalla giurisprudenza italiane. Infine, si darà conto delle prospettive future che si offrono all’Italia, ormai giunta di fronte ad un bivio obbligato.