La prima volta che sono entrato nel War Memorial Museum di Auckland, come molti di noi che vengono dal mondo occidentale, ho pensato che non ci fosse molto da imparare da una cultura, quella dei Māori, che non conosceva l’uso dei metalli in un’epoca in cui gli Europei già costruivano castelli. Eppure, di fronte alla grande mappa che mostra le traiettorie della colonizzazione delle isole del Pacifico tutte le mie certezze sono crollate. E, in effetti, ho cominciato a chiedermi perché nessuno a scuola mi avesse mai detto che molto prima che Colombo attraversasse l’Atlantico, i coraggiosi navigatori del Pacifico già dominavano le rotte oceaniche tra l’Indocina e l’America. [...] Riflettendo oggi, sulle contraddizioni e le opportunità del trattato di Waitangi, siglato nel 1840 tra i Māori ed i colonizzatori britannici, ci rendiamo immediatamente conto di quanto la capacità di vedere il mondo con gli occhi degli altri sia il primo passo verso la resilienza comunitaria. Ed è questa la ragione che ha convinto il team curatoriale del Padiglione Italia ad abbattere i confini fisici della curatela tradizionale per permettere a una nave neozelandese di entrare nel porto di Venezia. Il rovesciamento delle barriere paradigmatiche di ciò che abbiamo sempre considerato giusto, buono o possibile è stato il primo passo per la costruzione di un ponte ideale tra le due culture oceaniche che raggiunge il suo apice con Entanglement, evento promosso da Alessandro Zannier in collaborazione con l’Università di Auckland, che ha avuto luogo il 15 Luglio 2021 negli spazi del Padiglione Italia a Venezia. ENT 1, l’opera luminosa e vibrante che durante la performance di Alessandro Zannier con Ottodix ensemble ha conquistato il suo spazio e che ha le caratteristiche di un vero e proprio prototipo in linea con le installazioni proposte in mostra, è parte di un sismografo marino che connette due mondi ed è capace di rilevare connessioni tra un capo e l’altro del nostro pianeta, raccogliendo dati fondamentali per la ricerca.

Weaving Entanglement. An unconventional dialogue of Italy and New Zealand over architecture, cultural heritage and the environment

Sabatini, Francesca
Co-primo
Conceptualization
;
2022

Abstract

La prima volta che sono entrato nel War Memorial Museum di Auckland, come molti di noi che vengono dal mondo occidentale, ho pensato che non ci fosse molto da imparare da una cultura, quella dei Māori, che non conosceva l’uso dei metalli in un’epoca in cui gli Europei già costruivano castelli. Eppure, di fronte alla grande mappa che mostra le traiettorie della colonizzazione delle isole del Pacifico tutte le mie certezze sono crollate. E, in effetti, ho cominciato a chiedermi perché nessuno a scuola mi avesse mai detto che molto prima che Colombo attraversasse l’Atlantico, i coraggiosi navigatori del Pacifico già dominavano le rotte oceaniche tra l’Indocina e l’America. [...] Riflettendo oggi, sulle contraddizioni e le opportunità del trattato di Waitangi, siglato nel 1840 tra i Māori ed i colonizzatori britannici, ci rendiamo immediatamente conto di quanto la capacità di vedere il mondo con gli occhi degli altri sia il primo passo verso la resilienza comunitaria. Ed è questa la ragione che ha convinto il team curatoriale del Padiglione Italia ad abbattere i confini fisici della curatela tradizionale per permettere a una nave neozelandese di entrare nel porto di Venezia. Il rovesciamento delle barriere paradigmatiche di ciò che abbiamo sempre considerato giusto, buono o possibile è stato il primo passo per la costruzione di un ponte ideale tra le due culture oceaniche che raggiunge il suo apice con Entanglement, evento promosso da Alessandro Zannier in collaborazione con l’Università di Auckland, che ha avuto luogo il 15 Luglio 2021 negli spazi del Padiglione Italia a Venezia. ENT 1, l’opera luminosa e vibrante che durante la performance di Alessandro Zannier con Ottodix ensemble ha conquistato il suo spazio e che ha le caratteristiche di un vero e proprio prototipo in linea con le installazioni proposte in mostra, è parte di un sismografo marino che connette due mondi ed è capace di rilevare connessioni tra un capo e l’altro del nostro pianeta, raccogliendo dati fondamentali per la ricerca.
2022
160
978-88-9397-042-6
Melis, Alessandro; Medas, Benedetta; Sabatini, Francesca; Rolla, Candida; Barrie, Andrew; Moro, Marco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/874143
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