Il quinto centenario della morte di Raffaello ha prestato l’occasione di un’ampia celebrazione internazionale tanto dell’“artista universale” che dell’“uomo illustre” dalla fortuna europea. Possiamo considerare alcune delle sue opere come veri e propri prismi di lettura dell’arte moderna. Attraverso il dialogo complesso tra l’artista e il suo pubblico, ma anche tra passato e futuro di opere e sistemi di visione, il volume offre, nell’intenzione dei curatori di cui fa parte anche l'autore, l’occasione per mettere a confronto - al di là di consolidati stereotipi - i modelli e gli attori di una percezione che, pur mutando costantemente di prospettiva, riconferma la centralità di Raffaello come modernissimo “operatore culturale”, oltre che come eccelso pittore. In questo contesto di ricerca l'autrice, grazie al felice ritrovamento di una serie di documenti largamente inediti conservati nell’archivio romano di San Pietro in Montorio, ha proposto alcune riflessioni tese a sviluppare nuove questioni collegate all’attenzione per l’allestimento delle opere di Raffaello e alla loro fruizione durante l’Ancien Régime. La documentazione inedita ha consentito anche di proporre alcune nuove indagini a partire dall’esempio centrale della Trasfigurazione che può essere considerata l’opera considerata dalla critica europea come il testamento spirituale di Raffaello. Dalla “pubblica venerazione” per il dipinto durante la sua permanenza sull’altare della Chiesa dell’Ordine dei Frati Minori si arriva al suo uso strumentale, come perno di un modello centralistico, nell’ambito del dibattito sulla costituzione della Pinacoteca Vaticana nel 1816. Ormai i termini sono quelli di un tributo laico, e squisitamente formale, collegato al “più vivo confronto e paragone” come viene indicato nella prima guida del museo. Utilizzando in sinergia diversi strumenti metodologici della storiografia - dalle fonti inedite ai trattati alle guide di viaggio - il testo aggiunge un tassello inedito alla storia di opere pittoriche importantissime e contribuisce a mettere a fuoco l’assoluta esemplarità riconosciuta al magistero di Raffaello. L’artista che forse più di ogni altro assunse un ruolo fondamentale nel dibattito europeo del XIX secolo relativo alla conservazione, alla presentazione e alla pubblica fruizione delle opere d’arte. Il volume, inserito all’interno della collana del Dipartimento delle Arti, ha avuto il patrocinio del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei Cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio ed è stato pubblicato in collaborazione con il Kunst-historisches Institut in Florenz – Max Planck-Institut. Nell’ottobre 2022 è stato presentato alla Fiera del Libro di Francoforte e il primo dicembre 2022 è programmata una presentazione alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Costa, S. (2021). Davanti alla "Trasfigurazione". Spazi, allestimenti, atmosfere.. Bologna : BUP.
Davanti alla "Trasfigurazione". Spazi, allestimenti, atmosfere.
Costa, Sandra
2021
Abstract
Il quinto centenario della morte di Raffaello ha prestato l’occasione di un’ampia celebrazione internazionale tanto dell’“artista universale” che dell’“uomo illustre” dalla fortuna europea. Possiamo considerare alcune delle sue opere come veri e propri prismi di lettura dell’arte moderna. Attraverso il dialogo complesso tra l’artista e il suo pubblico, ma anche tra passato e futuro di opere e sistemi di visione, il volume offre, nell’intenzione dei curatori di cui fa parte anche l'autore, l’occasione per mettere a confronto - al di là di consolidati stereotipi - i modelli e gli attori di una percezione che, pur mutando costantemente di prospettiva, riconferma la centralità di Raffaello come modernissimo “operatore culturale”, oltre che come eccelso pittore. In questo contesto di ricerca l'autrice, grazie al felice ritrovamento di una serie di documenti largamente inediti conservati nell’archivio romano di San Pietro in Montorio, ha proposto alcune riflessioni tese a sviluppare nuove questioni collegate all’attenzione per l’allestimento delle opere di Raffaello e alla loro fruizione durante l’Ancien Régime. La documentazione inedita ha consentito anche di proporre alcune nuove indagini a partire dall’esempio centrale della Trasfigurazione che può essere considerata l’opera considerata dalla critica europea come il testamento spirituale di Raffaello. Dalla “pubblica venerazione” per il dipinto durante la sua permanenza sull’altare della Chiesa dell’Ordine dei Frati Minori si arriva al suo uso strumentale, come perno di un modello centralistico, nell’ambito del dibattito sulla costituzione della Pinacoteca Vaticana nel 1816. Ormai i termini sono quelli di un tributo laico, e squisitamente formale, collegato al “più vivo confronto e paragone” come viene indicato nella prima guida del museo. Utilizzando in sinergia diversi strumenti metodologici della storiografia - dalle fonti inedite ai trattati alle guide di viaggio - il testo aggiunge un tassello inedito alla storia di opere pittoriche importantissime e contribuisce a mettere a fuoco l’assoluta esemplarità riconosciuta al magistero di Raffaello. L’artista che forse più di ogni altro assunse un ruolo fondamentale nel dibattito europeo del XIX secolo relativo alla conservazione, alla presentazione e alla pubblica fruizione delle opere d’arte. Il volume, inserito all’interno della collana del Dipartimento delle Arti, ha avuto il patrocinio del Comitato Nazionale per la Celebrazione dei Cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio ed è stato pubblicato in collaborazione con il Kunst-historisches Institut in Florenz – Max Planck-Institut. Nell’ottobre 2022 è stato presentato alla Fiera del Libro di Francoforte e il primo dicembre 2022 è programmata una presentazione alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.