L’opera analizza criticamente la disciplina nazionale e internazionale della clausola solve et repete anche con riguardo a temi attuali, come gli effetti giuridici del Covid-19 sui contratti nei quali e¿ prevista tale clausola e il rapporto tra la clausola in questione e la disciplina delle garanzie personali, con particolare riferimento ai contratti autonomi di garanzia, nell’ordinamento nazionale e nella prassi del commercio internazionale. Lo scritto muove da un’accurata indagine storica sull’applicazione del principio solve et repete, che ha poi pervaso l’area del contratto, offrendo un’attenta analisi della disciplina della clausola solve et repete e dei limiti alla sua applicabilità. Il volume si sofferma criticamente non solo sul dibattito dottrinale e giurisprudenziale sull’art. 1462 c.c., ma anche su temi nuovi e attuali, incluso l’impatto dei provvedimenti emergenziali (per fronteggiare la pandemia da Coronavirus) sui contratti con clausola solve et repete. Particolare enfasi viene data alla giustizia contrattuale e alla rivalutazione dell’intervento del giudice per «gravi motivi», ai sensi dell’art. 1462, co. 2, c.c. L’opera indaga ampiamente anche i contratti di garanzia autonoma nell’ordinamento nazionale ed anche per essi viene analizzato l’impatto del Covid-19 e il ruolo del giudice, nella prospettiva della giustizia contrattuale. L’indagine si arricchisce della comparazione con l’esperienza giuridica francese (guarantie autonome) e tedesca (Garantievertrag) e, infine, dell’analisi dell’esperienza giuridica internazionale, con riguardo sia alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle Indipendent Guarantees, sia alle Uniform Rules for Demand Guarantees (URDG 758), emanate dalla Camera di Commercio Internazionale. Queste ultime hanno fatto progressivamente presa sul mercato e sono state oggetto di interessanti e recentissimi casi giurisprudenziali (innanzi alla High Court of Justice londinese ed alla Qatar International Court): casi rari ed inediti, utilizzati nell’opera per discutere la natura non contrattuale di tali norme uniformi ma di lex mercatoria e per vagliare le implicazioni giuridiche e i limiti posti all’autonomia privata, nonché i margini di operatività della giustizia contrattuale nel panorama delle garanzie automatiche nel contesto internazionale.
Fabio Bravo (2021). La clausola solve et repete tra autonomia privata e giustizia contrattuale. Milano : Wolters Kluwer.
La clausola solve et repete tra autonomia privata e giustizia contrattuale
Fabio Bravo
2021
Abstract
L’opera analizza criticamente la disciplina nazionale e internazionale della clausola solve et repete anche con riguardo a temi attuali, come gli effetti giuridici del Covid-19 sui contratti nei quali e¿ prevista tale clausola e il rapporto tra la clausola in questione e la disciplina delle garanzie personali, con particolare riferimento ai contratti autonomi di garanzia, nell’ordinamento nazionale e nella prassi del commercio internazionale. Lo scritto muove da un’accurata indagine storica sull’applicazione del principio solve et repete, che ha poi pervaso l’area del contratto, offrendo un’attenta analisi della disciplina della clausola solve et repete e dei limiti alla sua applicabilità. Il volume si sofferma criticamente non solo sul dibattito dottrinale e giurisprudenziale sull’art. 1462 c.c., ma anche su temi nuovi e attuali, incluso l’impatto dei provvedimenti emergenziali (per fronteggiare la pandemia da Coronavirus) sui contratti con clausola solve et repete. Particolare enfasi viene data alla giustizia contrattuale e alla rivalutazione dell’intervento del giudice per «gravi motivi», ai sensi dell’art. 1462, co. 2, c.c. L’opera indaga ampiamente anche i contratti di garanzia autonoma nell’ordinamento nazionale ed anche per essi viene analizzato l’impatto del Covid-19 e il ruolo del giudice, nella prospettiva della giustizia contrattuale. L’indagine si arricchisce della comparazione con l’esperienza giuridica francese (guarantie autonome) e tedesca (Garantievertrag) e, infine, dell’analisi dell’esperienza giuridica internazionale, con riguardo sia alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle Indipendent Guarantees, sia alle Uniform Rules for Demand Guarantees (URDG 758), emanate dalla Camera di Commercio Internazionale. Queste ultime hanno fatto progressivamente presa sul mercato e sono state oggetto di interessanti e recentissimi casi giurisprudenziali (innanzi alla High Court of Justice londinese ed alla Qatar International Court): casi rari ed inediti, utilizzati nell’opera per discutere la natura non contrattuale di tali norme uniformi ma di lex mercatoria e per vagliare le implicazioni giuridiche e i limiti posti all’autonomia privata, nonché i margini di operatività della giustizia contrattuale nel panorama delle garanzie automatiche nel contesto internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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