Il saggio si propone di indagare le modalità con le quali Giovanni Boccaccio modellò su alcune pagine del capolavoro latino della «Pharsalia» scene e immagini della propria produzione poetica e prosastica; le occasioni delle letture lucanee da parte di Boccaccio sono altresì rintracciabili nei margini di alcuni codici appartenuti al Certaldese (in particolare il ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 35.23), ossia presso postille e glosse che sono significativamente vicine ad alcuni dei passi latini che dovettero colpire profondamente la fantasia e la creatività boccacciane, tanto da sbocciare in riprese e riscritture dal «Filocolo» alla «Genealogia» dalla «Comedia delle ninfe fiorentine» al «De casibus», dall’«Amorosa visione» alle «Epistole».
«A’ quai Lucan seguitava». Su Boccaccio lettore della Pharsalia
Gensini, Niccolò
2020
Abstract
Il saggio si propone di indagare le modalità con le quali Giovanni Boccaccio modellò su alcune pagine del capolavoro latino della «Pharsalia» scene e immagini della propria produzione poetica e prosastica; le occasioni delle letture lucanee da parte di Boccaccio sono altresì rintracciabili nei margini di alcuni codici appartenuti al Certaldese (in particolare il ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo 35.23), ossia presso postille e glosse che sono significativamente vicine ad alcuni dei passi latini che dovettero colpire profondamente la fantasia e la creatività boccacciane, tanto da sbocciare in riprese e riscritture dal «Filocolo» alla «Genealogia» dalla «Comedia delle ninfe fiorentine» al «De casibus», dall’«Amorosa visione» alle «Epistole».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.