Giudici della RSI nella guerra civile. Tra «scandalosi salvataggi» e «ingiuste persecuzioni»

Il saggio propone un'analisi prosopografica di ampio respiro sulle condotte e gli esiti delle inchieste epurative relative alla posizione dei giudici ai vertici della magistratura ordinaria – a livello centrale (Cassazione di Brescia)e periferico (Corti d'Appello del centro e nord Italia) – durante gli anni della Repubblica sociale Italiana. Un giudizio di merito sulle alte cariche della magistratura, ritenute politicamente compromesse a partire dal ruolo ricoperto sotto il fascismo repubblicano, che nella seconda metà degli anni Quaranta pone sotto indagine tipologie estremamente diversificate di imputati, in un quadro in rapido mutamento di protagonisti, prassi e criteri di giudizio, che riflette un'immagine articolata del processo epurativo in atto – in relazione ad aspirazioni, finalità, limiti e contraddizioni che attraversano l'esperienza soggettiva dei singoli, ma anche il piano istituzionale sia nel contesto di guerra, sia nell'immediato dopoguerra.