L'analisi dei composti organici (coloranti, leganti, vernici, ecc.) in campioni policromi è di per se una impresa non facile da realizzare. Le tecniche cromatografiche sono ampliamente utilizzate a questo scopo, in particolare la gascromatografia (GC) o la pirolisi-gascromatografia (Py/GC) , spesso accoppiate alla spettrometria di massa (MS). Questi metodi, sebbene abbastanza consolidati, hanno delle limitazioni intrinseche quali i lunghi pretrattamenti del campione per la GC-MS (basti pensare all'analisi dei leganti proteici) o la non selettività del metodo per quanto riguarda la Py/GC-MS (ad esempio non è possibile discriminare il tipo di legante proteico). Ciò che sembra rappresentare il maggiore fattore limitante è legato al fatto che tali tecniche consentono analisi solo a livello bulk per cui non è possibile ottenere informazioni sulla localizzazione stratigrafica delle diverse componenti organiche identificate. Le tecniche spettroscopiche si adattano alla necessità di analizzare campioni in cross section, ma spesso le informazioni che si ottengono sono meno specifiche ed è necessario sviluppare un approccio integrato che veda il coinvolgimento di più tecniche analitiche che si caratterizzino per la non-distruttività nei confronti del campione analizzato. L'esigenza progettuale nasce dall'esplicita e ricorrente richiesta che restauratori e storici dell'arte pongono agli esperti scientifici della conservazione relativamente alla necessità non solo di identificare le sostanze organiche utilizzate nelle diverse tecniche pittoriche ma di localizzarle all'interno dei complessi sistemi multistrato caratteristici di un substrato policromo. Ciò vale sia per le sostanze organiche originalmente utilizzate dall'artista che per quelle successivamente apposte nel corsi di successivi interventi di restauro e manutenzione. Il progetto si propone di sviluppare metodologie analitiche in grado di caratterizzare e localizzare in maniera selettiva le sostanze organiche in cross section di campioni di policromie. All'interno del progetto verranno ottimizzate tecniche spettroscopiche (microscopia FTIR in ATR, RAS e riflettanza, microscopia RAMAN accoppiata a LIBS e LIF) ed immunologiche ( con rilevazione in fluorescenza, chemiluminescenza, microscopia elettrochimica, microscopia FTIR) dalla fase di preparazione della sezione stratigrafica alla fase di elaborazione statistica e immagazzinamento e fruizione dei dati analitici con lo scopo di elaborare un protocollo analitico integrato. Dal momento che si ritiene necessario ed inevitabile utilizzare una combinazione di tecniche analitiche, il progetto si propone come secondo obiettivo la realizzazione di uno strumento informatico ad hoc interattivo che consenta non solo l'immagazzinamento dei dati ottenuti analizzando la stessa opera, ma che sia anche una piattaforma condivisa di interpretazione integrata dei dati analitici e di consultazione a posteriori dei medesimi.
R.Mazzeo (2008). Sviluppo di metodologie diagnostiche integrate per la caratterizzazione e la localizzazione stratigrafica della componente organica in manufatti policromi artistici ed archeologici,.
Sviluppo di metodologie diagnostiche integrate per la caratterizzazione e la localizzazione stratigrafica della componente organica in manufatti policromi artistici ed archeologici,
MAZZEO, ROCCO
2008
Abstract
L'analisi dei composti organici (coloranti, leganti, vernici, ecc.) in campioni policromi è di per se una impresa non facile da realizzare. Le tecniche cromatografiche sono ampliamente utilizzate a questo scopo, in particolare la gascromatografia (GC) o la pirolisi-gascromatografia (Py/GC) , spesso accoppiate alla spettrometria di massa (MS). Questi metodi, sebbene abbastanza consolidati, hanno delle limitazioni intrinseche quali i lunghi pretrattamenti del campione per la GC-MS (basti pensare all'analisi dei leganti proteici) o la non selettività del metodo per quanto riguarda la Py/GC-MS (ad esempio non è possibile discriminare il tipo di legante proteico). Ciò che sembra rappresentare il maggiore fattore limitante è legato al fatto che tali tecniche consentono analisi solo a livello bulk per cui non è possibile ottenere informazioni sulla localizzazione stratigrafica delle diverse componenti organiche identificate. Le tecniche spettroscopiche si adattano alla necessità di analizzare campioni in cross section, ma spesso le informazioni che si ottengono sono meno specifiche ed è necessario sviluppare un approccio integrato che veda il coinvolgimento di più tecniche analitiche che si caratterizzino per la non-distruttività nei confronti del campione analizzato. L'esigenza progettuale nasce dall'esplicita e ricorrente richiesta che restauratori e storici dell'arte pongono agli esperti scientifici della conservazione relativamente alla necessità non solo di identificare le sostanze organiche utilizzate nelle diverse tecniche pittoriche ma di localizzarle all'interno dei complessi sistemi multistrato caratteristici di un substrato policromo. Ciò vale sia per le sostanze organiche originalmente utilizzate dall'artista che per quelle successivamente apposte nel corsi di successivi interventi di restauro e manutenzione. Il progetto si propone di sviluppare metodologie analitiche in grado di caratterizzare e localizzare in maniera selettiva le sostanze organiche in cross section di campioni di policromie. All'interno del progetto verranno ottimizzate tecniche spettroscopiche (microscopia FTIR in ATR, RAS e riflettanza, microscopia RAMAN accoppiata a LIBS e LIF) ed immunologiche ( con rilevazione in fluorescenza, chemiluminescenza, microscopia elettrochimica, microscopia FTIR) dalla fase di preparazione della sezione stratigrafica alla fase di elaborazione statistica e immagazzinamento e fruizione dei dati analitici con lo scopo di elaborare un protocollo analitico integrato. Dal momento che si ritiene necessario ed inevitabile utilizzare una combinazione di tecniche analitiche, il progetto si propone come secondo obiettivo la realizzazione di uno strumento informatico ad hoc interattivo che consenta non solo l'immagazzinamento dei dati ottenuti analizzando la stessa opera, ma che sia anche una piattaforma condivisa di interpretazione integrata dei dati analitici e di consultazione a posteriori dei medesimi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.