Si tratta di stabilire un aspetto che rafforza il legame tra geografia e inconscio, aspetto che lo stesso Freud lascia scorgere comportandosi come un geografo del suo tempo. Egli infatti impone nomi alle sconosciute provincie dell'inconscio, le mappa e ne prende possesso: la prassi geografica realizzata nel nome della civiltà. Così Freud si impegna a esplorare la "Vera Afrivca Interiore" nello spirito di Henry Morton Stanley e Cecil Rhodes, mostrando la sua attenzione alle opere dei conquistatori scientifici dell'Africa.

"' Giacché sui monti non si trovano pesci e nell'acqua non cresce vino': Freud e l'ora di Geografia"

BONAZZI, ALESSANDRA
2011

Abstract

Si tratta di stabilire un aspetto che rafforza il legame tra geografia e inconscio, aspetto che lo stesso Freud lascia scorgere comportandosi come un geografo del suo tempo. Egli infatti impone nomi alle sconosciute provincie dell'inconscio, le mappa e ne prende possesso: la prassi geografica realizzata nel nome della civiltà. Così Freud si impegna a esplorare la "Vera Afrivca Interiore" nello spirito di Henry Morton Stanley e Cecil Rhodes, mostrando la sua attenzione alle opere dei conquistatori scientifici dell'Africa.
2011
Atti del XXX Congresso Geografico Italiano
59
63
A. Bonazzi
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