Frutto di una ricerca interdisciplinare fra giurisiti e sociologi, il volume si interroga su una delle questioni gelate alla funzione sociale dei media: la responsabilità collettiva di chi opera nel campo dell'informazione e della comunicazione istituzionale. Tali attività rivestono oggi un ruolo tale da coinvolgere la dimensione etica in modo sempre più esplicito, agendo sul funzionamento stesso della sfera pubblica. Nella democrazia moderna il principio di "trasparenza" istituzionale e dei processi politici, la genuinità del voto, la messa in agenda e il libero dibattito sui temi collettivi dipendono sempre di più dal tipo di distribuzione della conoscenza sociale reso possibile dall'informazione. Il moltipicarsi delle arene di dibattito pubblico complica il quadro convenzionale dei mezzi di comunicazione di massa, affiancando nuove tecnologie e nuovi attori di informazione e comunicazione, Questa dinamica ha suggerito nel volume una riflessione articolata su più dimensioni per coniugare interrogativi e proposte di tipo giuridico-normativo con le analisi sociologiche dei contesti culturali e organizzativi. In questa prospettiva si è posta l'attenzione sui media vecchi e nuovi e sul ruolo di fonte informativa della pubblica amministrazione, che si serve in misura sempre maggiore di professionisti dell'informazione e della comunicazione. I temi trattati riguardano: etica pubblica ed etica privata nello svolgimento del servizio pubblico radiotelevisivo; etica e internet; etica dell'informazione e processo penale; etica e professione giornalistica, come anche le grammatiche d'azione dei giornalisti e degli altri professionisti della comunicazione sia nelle redazioni sia negli Uffici pubblici; la costruzione del discorso mediatico sull'etica; la liminarità tra comunicazione pubblica e comunicazione politica.
G. Gardini, P. Lalli (2009). Per un'etica dell'informazione e della comunicazione. Giornalismo, radiotelevisione, new media, comunicazione pubblica. MILANO : Franco Angeli.
Per un'etica dell'informazione e della comunicazione. Giornalismo, radiotelevisione, new media, comunicazione pubblica
LALLI, PINA
2009
Abstract
Frutto di una ricerca interdisciplinare fra giurisiti e sociologi, il volume si interroga su una delle questioni gelate alla funzione sociale dei media: la responsabilità collettiva di chi opera nel campo dell'informazione e della comunicazione istituzionale. Tali attività rivestono oggi un ruolo tale da coinvolgere la dimensione etica in modo sempre più esplicito, agendo sul funzionamento stesso della sfera pubblica. Nella democrazia moderna il principio di "trasparenza" istituzionale e dei processi politici, la genuinità del voto, la messa in agenda e il libero dibattito sui temi collettivi dipendono sempre di più dal tipo di distribuzione della conoscenza sociale reso possibile dall'informazione. Il moltipicarsi delle arene di dibattito pubblico complica il quadro convenzionale dei mezzi di comunicazione di massa, affiancando nuove tecnologie e nuovi attori di informazione e comunicazione, Questa dinamica ha suggerito nel volume una riflessione articolata su più dimensioni per coniugare interrogativi e proposte di tipo giuridico-normativo con le analisi sociologiche dei contesti culturali e organizzativi. In questa prospettiva si è posta l'attenzione sui media vecchi e nuovi e sul ruolo di fonte informativa della pubblica amministrazione, che si serve in misura sempre maggiore di professionisti dell'informazione e della comunicazione. I temi trattati riguardano: etica pubblica ed etica privata nello svolgimento del servizio pubblico radiotelevisivo; etica e internet; etica dell'informazione e processo penale; etica e professione giornalistica, come anche le grammatiche d'azione dei giornalisti e degli altri professionisti della comunicazione sia nelle redazioni sia negli Uffici pubblici; la costruzione del discorso mediatico sull'etica; la liminarità tra comunicazione pubblica e comunicazione politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.