Il contributo affronta il ruolo svolto dalle Regioni italiane nella c.d. «fase ascendente» del PNRR, ovvero la fase di formulazione del piano, delle sue priorità, e della messa a punto della governance complessiva che dovrebbe presiedere alla fase della sua implementazione. Dapprima si chiarisce perché – a dispetto delle previsioni regolamentari dell’Unione europea (UE), che assegnano ai governi nazionali la piena responsabilità della formulazione e dell’attuazione dei Piani – sarebbe stato lecito at-tendersi un coinvolgimento del livello di governo intermedio già fin dalla definizione dell’agenda del PNRR e dei suoi contenuti. Successivamente, si guarda a quanto le Regioni siano state effettivamente chiamate in causa nella genesi e nella scrittura del Piano, e in che forme e modalità (ovvero tramite canali istituzionali o più politici/informali) si sia sostanziato il loro apporto, sia nella fase iniziale di elaborazione della prima bozza, avviata durante il Governo Conte II, sia in fase di finalizzazione della versione conclusiva inviata all’UE dal Governo Draghi a fine aprile 2021. Il saggio si conclude poi con un paio di riflessioni su alcuni elementi critici dell’attuale sistema di relazioni tra Stato e Regioni in Italia, messi in luce dalla vicenda in esame

Il rapporto Stato-Regioni nella fase ascendente del PNRR italiano

Stefania Profeti
2022

Abstract

Il contributo affronta il ruolo svolto dalle Regioni italiane nella c.d. «fase ascendente» del PNRR, ovvero la fase di formulazione del piano, delle sue priorità, e della messa a punto della governance complessiva che dovrebbe presiedere alla fase della sua implementazione. Dapprima si chiarisce perché – a dispetto delle previsioni regolamentari dell’Unione europea (UE), che assegnano ai governi nazionali la piena responsabilità della formulazione e dell’attuazione dei Piani – sarebbe stato lecito at-tendersi un coinvolgimento del livello di governo intermedio già fin dalla definizione dell’agenda del PNRR e dei suoi contenuti. Successivamente, si guarda a quanto le Regioni siano state effettivamente chiamate in causa nella genesi e nella scrittura del Piano, e in che forme e modalità (ovvero tramite canali istituzionali o più politici/informali) si sia sostanziato il loro apporto, sia nella fase iniziale di elaborazione della prima bozza, avviata durante il Governo Conte II, sia in fase di finalizzazione della versione conclusiva inviata all’UE dal Governo Draghi a fine aprile 2021. Il saggio si conclude poi con un paio di riflessioni su alcuni elementi critici dell’attuale sistema di relazioni tra Stato e Regioni in Italia, messi in luce dalla vicenda in esame
2022
Stato e sistema delle autonomie dopo la pandemia: problemi e prospettive
269
279
Stefania Profeti
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