Introduzione: Nell’insufficienza terminale renale ed epatica, il trapianto d'organo costituisce l'unico trattamento risolutivo possibile. Nonostante l'aumento del numero dei trapianti, gli organi disponibili ed idonei al trapianto non sono in grado di fronteggiare le reali necessità. Una strategia per massimizzare le risorse disponibili è l’allargamento dei criteri di selezione dei potenziali donatori d’organo attraverso l’impiego dei così detti donatori “marginali”, (ECD, Expanded Criteria Donors) e di quelli scartati. Ad oggi, la metodica standard per la preservazione degli organi è la conservazione statica ipotermica (Static Cold Storage, SCS), la quale è in grado di ridurre il metabolismo e le correlate richieste di ossigeno. Differenti strategie di perfusione sono state sviluppate e applicate in ambito clinico per migliorare la resa funzionale degli organi marginali e resuscitare quelli impropriamente scartati. Evidenze scientifiche promettenti derivano dalla perfusione ipotermica ossigenata (hypothermic oxygenated perfusion, HOPE) e dalla perfusione normotermica (ex vivo normothermic perfusion, EVNP) provando la loro superiorità in confronto alla tecnica standard SCS. La perfusione dinamica e l’ossigenazione continua incrementano la qualità degli organi marginali e permettono il recupero di quelli scartati apparentemente non idonei al trapianto. Obiettivo dello studio: Il nostro progetto ha lo scopo di migliorare la ripresa funzionale del graft e l’outcome post-operatorio del ricevente sottoposto a trapianto con organi marginali, quali fegato e rene, mediante HOPE. Simultaneamente, sarà ottimizzato il protocollo di perfusione normotermica su organi impropriamente scartati e saranno elaborati i criteri di valutazione della vitalità dell’organo per definire il reale stato di recupero. Di seguito, EVNP sarà applicata su organi scartati e qualora il loro stato di ripresa funzionale risulti favorevole sarà decretata l’idoneità al trapianto. Metodi: Si tratta di uno studio monocentrico nazionale interventistico senza medicinale sugli effetti della HOPE per organi marginali, e della EVNP per organi impropriamente scartati, quali fegato e rene. Lo studio si sviluppa in tre fasi: 1. Studio clinico randomizzato in aperto sulla comparazione tra la perfusione ipotermica ossigenata (N = 110, gruppo A) e la conservazione statica standard (N = 110; gruppo B) nel trapianto di fegato e rene marginale. 2. Studio pre-clinico sull’applicazione di EVNP per organi scartati (N = 5 fegato; N = 5 rene) per ottimizzare il protocollo e definire i criteri di recupero funzionale dell’organo. 3. Studio clinico esplorativo di sicurezza sull’applicazione di EVNP per organi scartati (N = 5 fegato; N = 5 rene) a scopo di trapianto. Risultati attesi: L’applicazione delle metodiche di preservazione dinamica degli organi provenienti da donatori ad elevato rischio migliorerà la ripresa funzionale di quelli marginali e consentirà il recupero di quelli impropriamente scartati.

matteo ravaioli (In stampa/Attività in corso). Strategies to improve function of marginal grafts and to recover discharged grafts in standard and complex liver and kidney transplantation.

Strategies to improve function of marginal grafts and to recover discharged grafts in standard and complex liver and kidney transplantation

matteo ravaioli
In corso di stampa

Abstract

Introduzione: Nell’insufficienza terminale renale ed epatica, il trapianto d'organo costituisce l'unico trattamento risolutivo possibile. Nonostante l'aumento del numero dei trapianti, gli organi disponibili ed idonei al trapianto non sono in grado di fronteggiare le reali necessità. Una strategia per massimizzare le risorse disponibili è l’allargamento dei criteri di selezione dei potenziali donatori d’organo attraverso l’impiego dei così detti donatori “marginali”, (ECD, Expanded Criteria Donors) e di quelli scartati. Ad oggi, la metodica standard per la preservazione degli organi è la conservazione statica ipotermica (Static Cold Storage, SCS), la quale è in grado di ridurre il metabolismo e le correlate richieste di ossigeno. Differenti strategie di perfusione sono state sviluppate e applicate in ambito clinico per migliorare la resa funzionale degli organi marginali e resuscitare quelli impropriamente scartati. Evidenze scientifiche promettenti derivano dalla perfusione ipotermica ossigenata (hypothermic oxygenated perfusion, HOPE) e dalla perfusione normotermica (ex vivo normothermic perfusion, EVNP) provando la loro superiorità in confronto alla tecnica standard SCS. La perfusione dinamica e l’ossigenazione continua incrementano la qualità degli organi marginali e permettono il recupero di quelli scartati apparentemente non idonei al trapianto. Obiettivo dello studio: Il nostro progetto ha lo scopo di migliorare la ripresa funzionale del graft e l’outcome post-operatorio del ricevente sottoposto a trapianto con organi marginali, quali fegato e rene, mediante HOPE. Simultaneamente, sarà ottimizzato il protocollo di perfusione normotermica su organi impropriamente scartati e saranno elaborati i criteri di valutazione della vitalità dell’organo per definire il reale stato di recupero. Di seguito, EVNP sarà applicata su organi scartati e qualora il loro stato di ripresa funzionale risulti favorevole sarà decretata l’idoneità al trapianto. Metodi: Si tratta di uno studio monocentrico nazionale interventistico senza medicinale sugli effetti della HOPE per organi marginali, e della EVNP per organi impropriamente scartati, quali fegato e rene. Lo studio si sviluppa in tre fasi: 1. Studio clinico randomizzato in aperto sulla comparazione tra la perfusione ipotermica ossigenata (N = 110, gruppo A) e la conservazione statica standard (N = 110; gruppo B) nel trapianto di fegato e rene marginale. 2. Studio pre-clinico sull’applicazione di EVNP per organi scartati (N = 5 fegato; N = 5 rene) per ottimizzare il protocollo e definire i criteri di recupero funzionale dell’organo. 3. Studio clinico esplorativo di sicurezza sull’applicazione di EVNP per organi scartati (N = 5 fegato; N = 5 rene) a scopo di trapianto. Risultati attesi: L’applicazione delle metodiche di preservazione dinamica degli organi provenienti da donatori ad elevato rischio migliorerà la ripresa funzionale di quelli marginali e consentirà il recupero di quelli impropriamente scartati.
In corso di stampa
2018
matteo ravaioli (In stampa/Attività in corso). Strategies to improve function of marginal grafts and to recover discharged grafts in standard and complex liver and kidney transplantation.
matteo ravaioli
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