I Laboratori di Comunità sono servizi di welfare di nuova tipologia attivi a Bologna dal 2014. Questi luoghi sono dedicati all’incontro di persone con dimora e senza dimora e al loro interno si opera nell’ottica di tenere insieme due mondi apparentemente e tradizionalmente separati. L’approccio dell’empowerment di comunità è il quadro di riferimento teorico che fa da cornice alle attività e al progetto dei laboratori. Durante il lockdown della primavera 2020 i laboratori hanno visto modificare radicalmente l’operatività. Questo articolo è l’esito di un processo di riflessione sull’esperienza di gestione dei servizi in emergenza sanitaria che ha coinvolto il gruppo delle coordinatrici e le singole équipe. Le criticità rilevate mettono in evidenza l’estrema difficoltà di gestire l’emergenza per coloro che già vivono situazioni di vulnerabilità, ma anche, e di conseguenza, l’aumento esponenziale delle difficoltà operative per chi deve operare professionalmente in questi contesti. Le domande che hanno accompagnato questa indagine riguardano la possibilità di realizzare un intervento sociale di empowerment nello “stato di eccezione” (cfr. Arendt, 1996) o se in tali circostanze sia invece necessario recedere verso un tipo di azione puramente assistenziale. Inoltre, ci si è interrogati sulle caratteristiche e le prassi di resistenza da attivare in difesa del senso del lavoro secondo questo paradigma.
Alessandro Tolomelli (2021). Emergenza sanitaria e vulnerabilità sociale : c’è ancora spazio per l’empowerment di comunità?. Milano : Percorsi di secondo welfare 2021.
Emergenza sanitaria e vulnerabilità sociale : c’è ancora spazio per l’empowerment di comunità?
Alessandro Tolomelli
2021
Abstract
I Laboratori di Comunità sono servizi di welfare di nuova tipologia attivi a Bologna dal 2014. Questi luoghi sono dedicati all’incontro di persone con dimora e senza dimora e al loro interno si opera nell’ottica di tenere insieme due mondi apparentemente e tradizionalmente separati. L’approccio dell’empowerment di comunità è il quadro di riferimento teorico che fa da cornice alle attività e al progetto dei laboratori. Durante il lockdown della primavera 2020 i laboratori hanno visto modificare radicalmente l’operatività. Questo articolo è l’esito di un processo di riflessione sull’esperienza di gestione dei servizi in emergenza sanitaria che ha coinvolto il gruppo delle coordinatrici e le singole équipe. Le criticità rilevate mettono in evidenza l’estrema difficoltà di gestire l’emergenza per coloro che già vivono situazioni di vulnerabilità, ma anche, e di conseguenza, l’aumento esponenziale delle difficoltà operative per chi deve operare professionalmente in questi contesti. Le domande che hanno accompagnato questa indagine riguardano la possibilità di realizzare un intervento sociale di empowerment nello “stato di eccezione” (cfr. Arendt, 1996) o se in tali circostanze sia invece necessario recedere verso un tipo di azione puramente assistenziale. Inoltre, ci si è interrogati sulle caratteristiche e le prassi di resistenza da attivare in difesa del senso del lavoro secondo questo paradigma.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
WP_4_2021_2WEL_Tolomelli_Emergenza_sanitaria_e_vulnerablita_sociale_spazio_per_empowrment_comunita-1.pdf
accesso riservato
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per accesso riservato
Dimensione
447.95 kB
Formato
Adobe PDF
|
447.95 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.