Scrittore avvincente e acuto saggista, Franz Fühmann (1922–1984) è stato uno degli autori più significativi della ddr. La sua vita e le sue opere rispecchiano i profondi rivolgimenti culturali e le contraddizioni storico-politiche del xx secolo. Dopo una giovinezza trascorsa nel segno di una convinta adesione all’ideologia nazi-fascista, l’autore vive successivamente in maniera tormentata le proprie scelte di parte. Prigioniero sovietico, Fühmann viene sottoposto a un programma di rieducazione antifascista che lo avvia verso una decisa e convinta condanna dell’ideologia nazista e dei suoi crimini. Nel 1949 si trasferisce nella DDR con l’intenzione di dare il proprio contributo alla costruzione di una nuova società. Accanto all’attività giornalistica e politica, Fühmann inizia a occuparsi in maniera poliedrica di letteratura, divenendo un punto di riferimento sia per l’elaborazione in chiave letteraria del passato, sia per la ricezione del mito classico e della tradizione romantica. Critico nei confronti di ogni irrigidimento ideologico, l’autore riconosce nella letteratura e, in particolare, nelle opere dello scrittore tardo-romantico E.T.A. Hoffmann, uno straordinario e insostituibile strumento di conoscenza e di riflessione critica in ambito estetico, ma anche storico e antropologico. I saggi raccolti in questo volume, per la prima volta in traduzione italiana, documentano tutto l’acume e la sottigliezza ermeneutica di Fühmann e sono testimonianza del suo amore incondizionato per la complessità del linguaggio letterario. In questi saggi trapela, inoltre, una forte tensione etica che li rende per molti aspetti ancora attuali e degni di essere a lungo meditati anche oggi.
Guglielmo Gabbiadini (2013). "Il mio ETAH". Franz Fühmann interprete di E.T.A. Hoffmann. Pasian di Prato (Udine) : Campanotto Editore.
"Il mio ETAH". Franz Fühmann interprete di E.T.A. Hoffmann
Guglielmo Gabbiadini
2013
Abstract
Scrittore avvincente e acuto saggista, Franz Fühmann (1922–1984) è stato uno degli autori più significativi della ddr. La sua vita e le sue opere rispecchiano i profondi rivolgimenti culturali e le contraddizioni storico-politiche del xx secolo. Dopo una giovinezza trascorsa nel segno di una convinta adesione all’ideologia nazi-fascista, l’autore vive successivamente in maniera tormentata le proprie scelte di parte. Prigioniero sovietico, Fühmann viene sottoposto a un programma di rieducazione antifascista che lo avvia verso una decisa e convinta condanna dell’ideologia nazista e dei suoi crimini. Nel 1949 si trasferisce nella DDR con l’intenzione di dare il proprio contributo alla costruzione di una nuova società. Accanto all’attività giornalistica e politica, Fühmann inizia a occuparsi in maniera poliedrica di letteratura, divenendo un punto di riferimento sia per l’elaborazione in chiave letteraria del passato, sia per la ricezione del mito classico e della tradizione romantica. Critico nei confronti di ogni irrigidimento ideologico, l’autore riconosce nella letteratura e, in particolare, nelle opere dello scrittore tardo-romantico E.T.A. Hoffmann, uno straordinario e insostituibile strumento di conoscenza e di riflessione critica in ambito estetico, ma anche storico e antropologico. I saggi raccolti in questo volume, per la prima volta in traduzione italiana, documentano tutto l’acume e la sottigliezza ermeneutica di Fühmann e sono testimonianza del suo amore incondizionato per la complessità del linguaggio letterario. In questi saggi trapela, inoltre, una forte tensione etica che li rende per molti aspetti ancora attuali e degni di essere a lungo meditati anche oggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.