Il Budget di Salute (BdS) trova le sue origini recenti in alcune sperimentazioni regionali che, nel tempo, hanno saputo affermarsi quali riferimenti riconosciuti anche a livello nazionale. Il BdS rappresenta uno strumento innovativo ed efficace di integrazione socio-sanitaria e di promozione dell’inclusione sociale delle persone fragili. Esso è in grado di contemplare percorsi, progetti e interventi personalizzati di cura, di riabilitazione, di inserimento lavorativo e di autonomia delle persone fragili. Le finalità e le attività ricomprese nel BdS rendono questo “schema di gioco” giuridico e programmatorio funzionale alla garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni ai sensi dell’art. 117, comma 2, lett. m) della Costituzione. Il BdS, attivabile dalle Aziende sanitarie locali in collaborazione con i Servizi sociali territoriali, implica necessariamente il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile, delle famiglie dei beneficiari-utenti e delle loro reti. La natura necessariamente personalizzata e comunitaria delle attività, dei progetti e degli interventi oggetto del BdS richiedono l’attivazione di procedure amministrative che permettano di stabilire rapporti collaborativi e non soltanto competitivi con gli erogatori dei servizi e delle prestazioni. Di qui la necessità per le aziende sanitarie e per gli enti locali interessati all’attivazione e all’utilizzo del BdS di definire percorsi, strumenti e modalità di organizzazione e di gestione delle attività e dei progetti personalizzati che siano caratterizzati da un elevato grado di inclusione, confronto, dialogo e cooperazione tra i diversi attori coinvolti. Nello specifico, pertanto, il BdS può essere oggetto degli istituti giuridici cooperativi previsti dal Codice del Terzo settore, che sottraggono i servizi, i progetti e le attività definiti dal BdS dalle procedure pubbliche di affidamento di servizi, esaltandone, conseguentemente, l’attitudine a creare reti di collaborazione in ambito comunitario. Alla luce delle premesse su esposte, l’obiettivo del volume che segue è quello di offrire al lettore una chiave di lettura di matrice giuridica ed istituzionale per comprendere uno strumento le cui potenzialità possono invero contribuire a migliorare i sistemi di welfare locali e rafforzare la protezione dei diritti delle persone e dei gruppi più fragili e vulnerabili della società contemporanea. Il volume si compone di una parte introduttiva e metodologica, di quattro capitoli e di alcune riflessioni conclusive. Dopo aver delineato il perimetro dell’analisi svolta e aver chiarito l’impianto metodologico che caratterizza l’indagine condotta, il Capitolo Primo del volume colloca il BdS nella sua dimensione storico-evolutiva, considerando in particolare la regolazione giuridica, le funzioni, i modelli organizzativi regionali e il ruolo della regolazione pubblica, anche alla luce dell’attuale dibattito circa la riforma dell’assistenza sanitaria e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel Capitolo Secondo sono analizzati gli strumenti e gli istituti giuridici a presidio della tutela dei diritti delle persone fragili e che possono risultare “strategici” quali componenti del BdS. Il Capitolo Terzo analizza, anche con un approfondimento di diritto eurounitario, le potenzialità del BdS quale strumento giuridico innovativo capace di realizzare e migliorare l’integrazione tra prestazioni e servizi di natura sanitaria e interventi e progetti di carattere socio-assistenziale. Il Capitolo Quarto è interamente dedicato all’analisi delle diverse procedure amministrative che le aziende sanitarie locali possono adottare al fine di implementare e applicare il BdS. Infine, le conclusioni contengono alcuni spunti di riflessione in merito all’innovazione che il BdS può apportare nell’organizzazione e nell’amministrazione degli enti pubblici responsabili di assicurare i livelli essenziali delle prestazioni sociali e civili.
Santuari, A. (2022). Il Budget di Salute e la presa in carico delle persone fragili. Profili giuridici di uno strumento innovativo di partenariato pubblico-privato. Milano : FRANCO ANGELI.
Il Budget di Salute e la presa in carico delle persone fragili. Profili giuridici di uno strumento innovativo di partenariato pubblico-privato
Santuari, Alceste
2022
Abstract
Il Budget di Salute (BdS) trova le sue origini recenti in alcune sperimentazioni regionali che, nel tempo, hanno saputo affermarsi quali riferimenti riconosciuti anche a livello nazionale. Il BdS rappresenta uno strumento innovativo ed efficace di integrazione socio-sanitaria e di promozione dell’inclusione sociale delle persone fragili. Esso è in grado di contemplare percorsi, progetti e interventi personalizzati di cura, di riabilitazione, di inserimento lavorativo e di autonomia delle persone fragili. Le finalità e le attività ricomprese nel BdS rendono questo “schema di gioco” giuridico e programmatorio funzionale alla garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni ai sensi dell’art. 117, comma 2, lett. m) della Costituzione. Il BdS, attivabile dalle Aziende sanitarie locali in collaborazione con i Servizi sociali territoriali, implica necessariamente il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile, delle famiglie dei beneficiari-utenti e delle loro reti. La natura necessariamente personalizzata e comunitaria delle attività, dei progetti e degli interventi oggetto del BdS richiedono l’attivazione di procedure amministrative che permettano di stabilire rapporti collaborativi e non soltanto competitivi con gli erogatori dei servizi e delle prestazioni. Di qui la necessità per le aziende sanitarie e per gli enti locali interessati all’attivazione e all’utilizzo del BdS di definire percorsi, strumenti e modalità di organizzazione e di gestione delle attività e dei progetti personalizzati che siano caratterizzati da un elevato grado di inclusione, confronto, dialogo e cooperazione tra i diversi attori coinvolti. Nello specifico, pertanto, il BdS può essere oggetto degli istituti giuridici cooperativi previsti dal Codice del Terzo settore, che sottraggono i servizi, i progetti e le attività definiti dal BdS dalle procedure pubbliche di affidamento di servizi, esaltandone, conseguentemente, l’attitudine a creare reti di collaborazione in ambito comunitario. Alla luce delle premesse su esposte, l’obiettivo del volume che segue è quello di offrire al lettore una chiave di lettura di matrice giuridica ed istituzionale per comprendere uno strumento le cui potenzialità possono invero contribuire a migliorare i sistemi di welfare locali e rafforzare la protezione dei diritti delle persone e dei gruppi più fragili e vulnerabili della società contemporanea. Il volume si compone di una parte introduttiva e metodologica, di quattro capitoli e di alcune riflessioni conclusive. Dopo aver delineato il perimetro dell’analisi svolta e aver chiarito l’impianto metodologico che caratterizza l’indagine condotta, il Capitolo Primo del volume colloca il BdS nella sua dimensione storico-evolutiva, considerando in particolare la regolazione giuridica, le funzioni, i modelli organizzativi regionali e il ruolo della regolazione pubblica, anche alla luce dell’attuale dibattito circa la riforma dell’assistenza sanitaria e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel Capitolo Secondo sono analizzati gli strumenti e gli istituti giuridici a presidio della tutela dei diritti delle persone fragili e che possono risultare “strategici” quali componenti del BdS. Il Capitolo Terzo analizza, anche con un approfondimento di diritto eurounitario, le potenzialità del BdS quale strumento giuridico innovativo capace di realizzare e migliorare l’integrazione tra prestazioni e servizi di natura sanitaria e interventi e progetti di carattere socio-assistenziale. Il Capitolo Quarto è interamente dedicato all’analisi delle diverse procedure amministrative che le aziende sanitarie locali possono adottare al fine di implementare e applicare il BdS. Infine, le conclusioni contengono alcuni spunti di riflessione in merito all’innovazione che il BdS può apportare nell’organizzazione e nell’amministrazione degli enti pubblici responsabili di assicurare i livelli essenziali delle prestazioni sociali e civili.File | Dimensione | Formato | |
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