L’identità di genere è un aspetto rilevante del processo di costruzione attiva del proprio Sè personale e sociale. Il genere è lo sfondo su cui ciascuno rappresenta la propria vita, la variabile che più di ogni altra caratterizza l’individuo. La differenza femminile-maschile è quella distinzione primaria che è sottesa a tutte le altre e che le percorre trasversalmente (Burr, 2000). Femmine e maschi fondano sull’essere sessuati il principio organizzativo della propria personalità e dei propri comportamenti; eppure non allo stesso modo organizzano le loro esistenze di donne e di uomini, in parte sottostando a vincoli e stereotipi legati alle attese culturali e sociali (Hughes, 2003). Gli stereotipi pervadono molti aspetti della vita che comprendono il genere, il mondo del lavoro, le razze e le etnie e gli orientamenti sessuali. Di tutti gli stereotipi, quelli di genere sono tra i più pervasivi e si possono trovare sia nel mondo del lavoro che in quello politico. In particolare il sistema educativo è il luogo dove molti stereotipi di genere nascono e si consolidano (Calvanese, 2007; Razumnikova, 2005). La costruzione dell’identità di genere costituisce fin dai primi mesi di vita di un individuo una tematica formativa che, come tale deve essere tenuta in considerazione dalle diverse istituzioni educative al momento della progettazione didattica, delle relazioni interne, della formazione del personale e dei rapporti con le famiglie. Risulta necessario riflettere sulle possibilità di intervenire a livello preventivo per una educazione all'equità di genere e alla cura, per rompere gli stereotipi e uscire dai ruoli prefissati, contribuendo a modificare atteggiamenti, schemi mentali e comportamentali. Partendo da tali presupposti diventa più che mai importante che nelle istituzioni scolastiche si dia spazio allo sviluppo delle competenze emotive, dalla scuola primaria fino ad arrivare alla scuola secondaria di secondo grado, poiché lo sviluppo emotivo comincia appena nati e non si completa fino alla maturità. Il progetto si propone di intervenire a livello preventivo sull’educazione alle differenze e alla identità di genere, che sottende aspetti quali il rispetto delle persone e delle differenze, attraverso un costrutto multidimensionale.
E. Tossani (2009). Intervento psicologico all’educazione di genere.
Intervento psicologico all’educazione di genere
TOSSANI, ELIANA
2009
Abstract
L’identità di genere è un aspetto rilevante del processo di costruzione attiva del proprio Sè personale e sociale. Il genere è lo sfondo su cui ciascuno rappresenta la propria vita, la variabile che più di ogni altra caratterizza l’individuo. La differenza femminile-maschile è quella distinzione primaria che è sottesa a tutte le altre e che le percorre trasversalmente (Burr, 2000). Femmine e maschi fondano sull’essere sessuati il principio organizzativo della propria personalità e dei propri comportamenti; eppure non allo stesso modo organizzano le loro esistenze di donne e di uomini, in parte sottostando a vincoli e stereotipi legati alle attese culturali e sociali (Hughes, 2003). Gli stereotipi pervadono molti aspetti della vita che comprendono il genere, il mondo del lavoro, le razze e le etnie e gli orientamenti sessuali. Di tutti gli stereotipi, quelli di genere sono tra i più pervasivi e si possono trovare sia nel mondo del lavoro che in quello politico. In particolare il sistema educativo è il luogo dove molti stereotipi di genere nascono e si consolidano (Calvanese, 2007; Razumnikova, 2005). La costruzione dell’identità di genere costituisce fin dai primi mesi di vita di un individuo una tematica formativa che, come tale deve essere tenuta in considerazione dalle diverse istituzioni educative al momento della progettazione didattica, delle relazioni interne, della formazione del personale e dei rapporti con le famiglie. Risulta necessario riflettere sulle possibilità di intervenire a livello preventivo per una educazione all'equità di genere e alla cura, per rompere gli stereotipi e uscire dai ruoli prefissati, contribuendo a modificare atteggiamenti, schemi mentali e comportamentali. Partendo da tali presupposti diventa più che mai importante che nelle istituzioni scolastiche si dia spazio allo sviluppo delle competenze emotive, dalla scuola primaria fino ad arrivare alla scuola secondaria di secondo grado, poiché lo sviluppo emotivo comincia appena nati e non si completa fino alla maturità. Il progetto si propone di intervenire a livello preventivo sull’educazione alle differenze e alla identità di genere, che sottende aspetti quali il rispetto delle persone e delle differenze, attraverso un costrutto multidimensionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.