Il saggio costituisce un contributo al volume Atmosfere. Esperienze immersive nell’arte e al museo co-curato dalla stessa autrice in collaborazione con Javier Arnaldo (Universidad Complutense e Museo del Prado), Dominique Poulot 1 (Université Paris 1) e Anna Rosellini (Unibo). Il volume propone una riflessione sulle funzioni, gli sviluppi e le procedure che nel tempo e in un equilibrio sempre mutevole tra realtà e illusione hanno caratterizzato l'esperienza immersiva nell'arte e al museo. La proposta di ambienti emotivi, di atmosfere, così come i dispositivi utilizzati per allestire collezioni e musei, hanno infatti sempre cercato di comporre insieme valori di conoscenza razionale e di coinvolgimento emotivo e sensoriale. All'interno di una dimensione teorica e in un orizzonte internazionale viene messa in risalto sia l'esperienza del pubblico che quella di artisti e curatori. Dal viaggiatore di Ancien Régime al turista internazionale, allo spettatore virtuale gli obiettivi auspicati con la realizzazione di esperienze immersive sono stati talvolta ricorrenti: dall'educazione popolare alla propaganda politica, dalla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico alla conoscenza scientifica. Le diverse sezioni del volume suggeriscono così un fil rouge che va dagli allestimenti analogici - sale d'epoca d'altri tempi, diorami, ricostituzioni a diverse scale di siti e luoghi - ai nuovi display immersivi con i loro ambienti virtuali. In questo contesto l’autrice indaga i molteplici strumenti che dalla seconda metà del Settecento si sviluppano in Europa riunendo arte e ottica, visione e illusione, conoscenza e divertimento per creare esperienze spettacolari inserite, per lo più, in contesti di sociabilità urbana. La “visione immersiva” del patrimonio artistico, paesaggistico e monumentale italiano diventa oggetto privilegiato di una ri-creazione dell’Italia fuori d’Italia destinata a rivelarsi fondamentale per la costruzione di modelli di transfert culturale e per l’elaborazione di moderni miti e stereotipi sul Paese. L’esperienza immersiva e spettacolare del patrimonio italiano, dalle lanterne magiche dei salotti borghesi ai grandi Panorami nelle Rotonde di Londra e Parigi, si sviluppa come luogo di incontro di antinomie non solo tra vero e verosimile, ma anche tra contesto e possibilità di transfert, tra cultura alta e svago popolare. Illusione e emozione diventano le opzioni privilegiate per una fruizione a distanza, attraverso esperienze virtuali, della policentrica ricchezza del patrimonio italiano. Pur sviluppate secondo media e strumenti tecnologici per noi ormai obsoleti, queste esperienze spettacolari e “immersive” hanno contribuito alla duratura affermazione di opzioni estetiche, ideologiche e anche di genere destinate a traghettare ed a far evolvere l’immagine dell’Italia del Grand Tour verso i diversi orizzonti d’attesa della contemporaneità.
Titolo: | Cultural Heritage ed esperienze transculturali. Il patrimonio italiano come spettacolo: evocazione, illusione, immersione | |
Autore/i: | Sandra Costa | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2021 | |
Serie: | ||
Titolo del libro: | Atmosfere Esperienze immersive nell'arte e al museo | |
Pagina iniziale: | 87 | |
Pagina finale: | 111 | |
Abstract: | Il saggio costituisce un contributo al volume Atmosfere. Esperienze immersive nell’arte e al museo co-curato dalla stessa autrice in collaborazione con Javier Arnaldo (Universidad Complutense e Museo del Prado), Dominique Poulot 1 (Université Paris 1) e Anna Rosellini (Unibo). Il volume propone una riflessione sulle funzioni, gli sviluppi e le procedure che nel tempo e in un equilibrio sempre mutevole tra realtà e illusione hanno caratterizzato l'esperienza immersiva nell'arte e al museo. La proposta di ambienti emotivi, di atmosfere, così come i dispositivi utilizzati per allestire collezioni e musei, hanno infatti sempre cercato di comporre insieme valori di conoscenza razionale e di coinvolgimento emotivo e sensoriale. All'interno di una dimensione teorica e in un orizzonte internazionale viene messa in risalto sia l'esperienza del pubblico che quella di artisti e curatori. Dal viaggiatore di Ancien Régime al turista internazionale, allo spettatore virtuale gli obiettivi auspicati con la realizzazione di esperienze immersive sono stati talvolta ricorrenti: dall'educazione popolare alla propaganda politica, dalla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico alla conoscenza scientifica. Le diverse sezioni del volume suggeriscono così un fil rouge che va dagli allestimenti analogici - sale d'epoca d'altri tempi, diorami, ricostituzioni a diverse scale di siti e luoghi - ai nuovi display immersivi con i loro ambienti virtuali. In questo contesto l’autrice indaga i molteplici strumenti che dalla seconda metà del Settecento si sviluppano in Europa riunendo arte e ottica, visione e illusione, conoscenza e divertimento per creare esperienze spettacolari inserite, per lo più, in contesti di sociabilità urbana. La “visione immersiva” del patrimonio artistico, paesaggistico e monumentale italiano diventa oggetto privilegiato di una ri-creazione dell’Italia fuori d’Italia destinata a rivelarsi fondamentale per la costruzione di modelli di transfert culturale e per l’elaborazione di moderni miti e stereotipi sul Paese. L’esperienza immersiva e spettacolare del patrimonio italiano, dalle lanterne magiche dei salotti borghesi ai grandi Panorami nelle Rotonde di Londra e Parigi, si sviluppa come luogo di incontro di antinomie non solo tra vero e verosimile, ma anche tra contesto e possibilità di transfert, tra cultura alta e svago popolare. Illusione e emozione diventano le opzioni privilegiate per una fruizione a distanza, attraverso esperienze virtuali, della policentrica ricchezza del patrimonio italiano. Pur sviluppate secondo media e strumenti tecnologici per noi ormai obsoleti, queste esperienze spettacolari e “immersive” hanno contribuito alla duratura affermazione di opzioni estetiche, ideologiche e anche di genere destinate a traghettare ed a far evolvere l’immagine dell’Italia del Grand Tour verso i diversi orizzonti d’attesa della contemporaneità. | |
Data stato definitivo: | 6-feb-2022 | |
Appare nelle tipologie: | 4.01 Contributo in Atti di convegno |